Intervista al coltivatore della prima piantagione di canapa sperimentale della Basilicata

Canapa economia e politica //

Ferdinando Coviello GapGap, idee in divergenza” è un’associazione culturale nata ad Atella (Pz) che si occupa  principalmente di promozione sociale senza scopo di lucro, dando particolare attenzione ai cittadini appartenenti alle fasce più deboli e promuovendone lo sviluppo individuale e l’inclusione sociale. Ferdinando Coviello (nella foto), vice presidente dell’associazione, ha curato, tra i tanti progetti, la prima piantagione sperimentale di canapa (tipologia Carmagnola) in Basilicata, ad Atella, scoprendone le rinomate qualità.

Ciao Ferdinando, da quanto tempo ti sei avvicinato al mondo della canapa e di cosa si occupa la tua associazione?

Ho scoperto questa risorsa partecipando ad una manifestazione organizzata da CanaPuglia, siamo partiti con 2 amici dell’associazione Gap, Alessandro e Giuseppe, raggiunto Conversano e la sede di CanaPuglia abbiamo conosciuto il caro Claudio Natile, Andrea Trisciuoglio e molti altri sostenitori. Dopo l’esperienza ho deciso di investire parte del mio impegno preso con i soci dell’azienda nel seminare canapa nell’anno seguente. L’associazione “Gap, idee in divergenza” si occupa di promozione sociale, è di supporto e un valido veicolo per comunicare, diffondere notizie e socializzare. Il suo scopo è la crescita culturale della comunità locale e dei cittadini, attraverso la diffusione dei principi della cittadinanza attiva, della sussidiarietà, della reciprocità e della democrazia, promuovendo, coordinando e potenziando attività culturali, sportive, ricreative e di turismo sociale al fine di ottenere la crescita della comunità locale.

Che tipo di prodotti finiti contate di realizzare con la canapa?

La sperimentazione della canapa è iniziata l’anno scorso, si è deciso di coltivarla proprio per un nuovo inizio. L’azienda agricola masseria Pace era prima gestita dal mio caro nonno che ha personalmente seminato l’anno scorso, ora tramite la stipula di una società agricola siamo entrati in “campo” noi nipoti e figli. Abbiamo il titolo di fattoria didattica quindi userò il campo per sensibilizzare le scuole medie superiori della zona. Siamo propensi ad investire risorse per realizzare olio di canapa Lucano e farina.

Hai incontrato difficoltà nel gestire questa piantagione sperimentale di canapa?


Non ho incontrato nessuna difficoltà, tutto è andato per il meglio. Ho avuto grande sostegno da parte dei soci e fiducia nella terra Lucana. La canapa ha sopportato un’estate bollente, è stata seminata su un terreno poco lavorato proprio per capire quante potenzialità potesse avere e si è rivelata una risorsa per il futuro.

Attualmente ti sembra migliorato il mercato della canapa in Italia?

Il mercato è ancora di nicchia, esistono molti negozi online ma la vera missione è portare la canapa a dare i suoi frutti a km 0. Ecco perché l’azienda agricola masseria Pace nei suoi progetti ha come obiettivo la realizzazione di uno spaccio aziendale. Tutti i prodotti realizzati avranno un impatto ambientale pari a 0.

Dopo questa prima sperimentazione quali saranno gli sviluppi?

La semina 2013 ci offrirà dati importanti sulle reali quantità di seme che si riesce raccogliere da un ettaro, una volta stabilite le quantità e i costi di gestione di questa operazione si potranno fare i conti con il mercato.

Lascia un messaggio ai lettori…

Ci vuole cuore, in tutto quello che si fa, comunicare e collaborare è essenziale. Arrivare primi non vuol dire necessariamente vincere.

 

Enrica Cappello

Pubblicato su Dolce Vita n° 46 – maggio/giugno 2013

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