Alaska: tutto pronto per la legalizzazione della canapa industriale

Canapa economia e politica //

La legge per legalizzare la coltivazione di canapa industriale è stata approvata di recente: ora manca solo la firma del Governatore Bill Wolker per l’ufficialità. L’Alaska diventerebbe in questo modo il 35esimo stato USA a permetterne la coltivazione.

Una volta che la legge sarà effettiva gli agricoltori interessati dovranno registrarsi a livello statale per poter iniziare le coltivazioni nell’ambito di un progetto pilota nazionale. La senatrice Shelley Hughes, che ha proposto la legge, ha spiegato di aver ricevuto decine di lettere dai coltivatori del Paese che chiedevano di poterla coltivare.
Secondo una nota fiscale allegata alla misura, il Dipartimento delle risorse naturali si aspetta che circa 25 aziende agricole registrino per coltivare canapa industriale a partire dal 2019. Il Dipartimento sta cercando 10mila dollari per redigere regolamenti in collaborazione con il Dipartimento di Giustizia.

La senatrice Shelley Hughes

Nel paese in cui è già legale la vendita di cannabis anche a livello ricreativo, sarà dunque liberata anche la canapa industriale, con varietà che non superino lo 0,3% di THC.
Intanto i membri del Congresso degli Stati Uniti hanno introdotto due progetti di legge per cercare di dare maggiore sicurezza ai ricercatori ed agli imprenditori della canapa americana: la legge sulla canapa industriale del 2017 ed una legge sulle banche correlata alla coltivazione di questa pianta.

La prima legge propone di differenziare la canapa industriale dalla marijuana e quindi sottrarla alla regolamentazione federale delle sostanze controllate, misura che secondo gli esperti di settore sarebbe cruciale per gli imprenditori di settore che vogliono vendere prodotti derivati dalla canapa. Quella sulle banche ha invece lo scopo di garantire che le istituzioni finanziarie possano fornire i loro servizi alle imprese connesse alla canapa industriale, cosa che oggi non avviene.

La definizione federale della marijuana comprende anche la cannabis sativa, che secondo Lawrence B. Smart, professore di orticoltura presso la Cornell University, include anche la coltivazione di canapa industriale. “L’hanno classificata nella stessa categoria di droghe come l’eroina, il che per me non ha senso”, ha sottolineato di recente.

Il farm bill del 2014, una legge sull’agricoltura americana, ha concesso ai singoli Stati la possibilità di consentire la ricerca industriale sulla canapa, ma si tratta di una misura temporanea, che ha bisogno di essere rinnovata e che potrebbe essere cambiata nel 2019.  “Abbiamo bisogno di politiche stabili“, ha invece sottolineato un imprenditore del settore di New York, Marc P. Privitera, “perché per ora non c’è chiarezza”.

Redazione di canapaindustriale.it

 

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