Ho ristrutturato la mia casa seguendo i criteri della bioedilizia. Non è stato facile. Ho dovuto convincere un po’ tutti, familiari, muratori, installatori, tecnici compresi. Ma alla fine, ora che il lavoro è quasi completato posso dire che l’operazione è riuscita.
Molti di quelli che leggono il mio blog avranno già dimestichezza con tetti ventilati, intonaci a calce, pannelli in sughero, ma sono certo di poter rivendicare un’opera straordinaria.
Ho scelto infatti di decorare pavimenti e pareti con un tonachino a base di canapa e un successivo strato di crema di canapa. Un prodotto innovativo che la Spring Color, storica azienda produttrice di pitture e malte a base di calce e pigmenti naturali, mi ha dato la possibilità di sperimentare come una sorta di anteprima a casa mia, in un cantiere, che forse è il primo al mondo ad utilizzare rivestimenti di canapa anche per i pavimenti. “Io vorrei il legno” raccontavo al titolare, amico e autore di Terra Nuova. “Io allora ti do il legno spalmabile” mi ha detto lui scherzando. Ma faceva sul serio, il prodotto era già pronto, appena sfornato. Un prodotto che regala le stesse sensazioni del legno senza dover abbattere foreste, e che si può applicare con poca spesa in ogni abitazione, vecchia o nuova che sia.
Con la spatola in mano, e l’aiuto di qualche amico, abbiamo foderato la casa, all’interno si intende, con la fibra di canapa, migliorando la tenuta termica e la regolazione dell’umidità negli ambienti. E’ ancora difficile poter fare calcoli sul risparmio energetico conseguito, e sarà ancora difficile dimostrarvi i benefici dal punto di vista del comfort. Ci sono cose che non si possono proprio misurare. Purtroppo è avvenuto un piccolo incidente di percorso, una tromba d’aria, e un grosso acquazzone che, per via dell’assenza delle finestre, mi ha procurato qualche danno al pavimento, su cui non avevo applicato un sufficiente strato di cera.
E adesso lo devo stuccare in alcuni piccoli punti. Ma ho fiducia che le cose andranno al meglio. E anche in questo la Spring Color si è dimostrata all’altezza, dandomi pronta assistenza. Bisogna poi dire che le pareti però sono completamente intatte. A breve ci vado ad abitare dentro e vi saprò ridire. Ma credo che sarà una good vibration, come dice chi la canapa se la fuma. Io non avrò più bisogno nemmeno di quello.
Autore: Gabriele Bindi
Fonte: Aamterranuova.it