Pregiatissime fibre naturali ecosostenibili: è questo il tesoro delle isole Filippine che è sbarcato a Roma nell’ambito del progetto “Fibre Filippine (Piña, Abaca e Banana) Go to Rome”.
Si tratta dell’Abaca filippina (nella foto), che viene estratta dallo stelo della canapa di Manila, ed è la fibra naturale più forte, tre volte più resistente del cotone. E’ ideale per produrre cordami e può sostituire il legno per la fabbricazione della carta, uso che potrebbe contribuire alla conservazione delle risorse forestali del mondo intero. Della fibra di Banana, ottenuta dal tronco dell’albero che dopo la raccolta viene tagliato per permettere la crescita di un nuovo casco; se ne ottiene una fibra biodegradabile ed eco-compatibile, priva di effetti tossici per l’ambiente e l’uomo. E della fibra di Piña, estratta dalle foglie dell’ananas, lucida e sottile come la seta, considerata la più delicata tra tutte le fibre vegetali e perfetta per realizzare abiti eleganti e da cerimonia.
Organizzato dall’European Network of Filipino Diaspora (associazione non-profit costituita nel 2012 allo scopo di garantire ai 170mila filippini migranti in Italia il mantenimento di un legame forte con la propria nazione e di sostenerli nella completa integrazione), si tratta del primo evento organizzato nella Capitale al fine di presentare il patrimonio agricolo agli operatori italiani del settore moda invitandoli a lavorare insieme alle aziende e ai designer filippini per esplorare e valutare nuove e interessanti opportunità di business.
Il progetto, fortemente voluto da Mrs Marie Luarca-Reyes, moglie dell’Ambasciatore filippino Virgilio Reyes, in collaborazione con Fiber Industry Development Authority (FIDA), Gruppo Aggiunto di Roma Capitale e con l’Ambasciata delle Filippine a Roma, si sviluppa in due momenti.
Il primo vedrà, la sera del 17 ottobre, sei designers filippini celebri in patria impegnati a presentare in passerella collezioni realizzate con fibre di Piña, Abaca e Banana presso il Circolo Ufficiali della Marina. La sfilata sarà l’occasione per osservare da vicino l’utilizzo creativo e artistico a cui si prestano le tre fibre eco-friendly di cui le Filippine vanno fiere, anima di creazioni d’alta moda e di prêt-à–porter.
A seguire, dal 18 al 20 ottobre, nella location dell’Aranciera di San Sisto, si terrà un’esposizione di tre giorni per permettere agli addetti ai lavori del sistema moda italiano, ai possibili acquirenti delle boutique più prestigiose – sembra che grandi marchi come Gucci e Feragamo aderiranno all’evento – agli atelier di moda sposa, ma anche a designers, studenti di moda ed esponenti della scena culturale filippina, di approfondire la conoscenza delle fibre adatte perfino alla realizzazione di accessori, borse, biancheria per la casa, fazzoletti, centrini, tovaglie e ad altri usi industriali. Diciotto aziende esporranno i loro tessuti e le loro creazioni.
Un altro passo della canapa nel sistema moda, come ennesima dimostrazione delle potenzialità e delle soluzioni produttive che offre questa pianta.
Fonte: Affaritaliani.it
Redazione Canapaindustriale.it