Il complesso più grande d’Europa in canapa e calce prende forma a Bisceglie

Canapa in edilizia //

Case di Luce complesso residenziale Zero Energy_0Non siamo stati sicuramente i primi in Europa ad utilizzare la canapa in edilizia, ma nel nostro Paese il settore sta facendo grandi passi.

Il merito è sicuramente delle aziende che hanno creduto in questa possibilità, approcciando al mercato in maniera aperta, condividendo i saperi, le tecnologie ed i risultati e anche delle numerose associazioni che si dedicano alla diffusione del valore che questa pianta può tornare ad avere nel nostro Paese a livello agroindustriale.

E’ in questo contesto che a Bisceglie sta nascendo il condominio più grande d’Europa realizzato in canapa e calce. Si tratta di 61 appartamenti progettati dallo studio di architettura pugliese Pedone Working, per i quali sarà utilizzata una miscela di Natural Beton prodotto dall’azienda Equilibrium, che viene spruzzata (come nel video sotto), con il risultato di aumentare la velocità dei lavori e di avere una parete finale costituita da un unico blocco. 

Il progetto “Case di Luce, Rigenerazione Urbana Passiva e Architettura a zero Energy”, è risultato tra i tre finalisti del Concorso Nazionale Energia Sostenibile nelle Città 2012, nell’ambito della Campagna “Energia Sostenibile per l’Europa” in Italia, promosso dall’INU Istituto Nazionale di Urbanistica, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e dall’ANIEM (Associazione Nazionale Imprese Edili e Manifatturiere).

L’autosufficienza energetica del complesso, dovuta ad impianti ad alta efficienza, come il solare termico per l’acqua calda ed il fotovoltaico per il riscaldamento, insieme ad una elevata coibentazione termica ed acustica coadiuvata da impianti di ventilazione meccanica controllata, oltre a garantire un’alta qualità del comfort abitativo, consentiranno un alto contenimento dei consumi energetici.

“Il progetto – hanno spiegato gli architetti – rappresenta quello che oggi è il processo urbanistico avviato nelle capitali europee ed auspicabile nelle nostre città: la sostituzione urbana di insediamenti produttivi dismessi e con una forte problematica ambientale, con edifici residenziali sostenibili a standard passivo con bassissimi consumi, cosiddetti a consumo quasi zero”.

Il sistema portante sarà un telaio in cemento armato mentre i muri di tamponamento perimetrali sono costituiti da un paramento interno in tufo, dello spessore pari a 10 cm, sul quale viene spruzzato il composto Natural Beton 200, rapporto calce-canapa 1:1, spessore 25 cm. Inoltre sarà eseguita un’ulteriore copertura col termointonaco, e cioè Natural Beton 500, rapporto calce-canapa pari a 4:1, con uno spessore di 6 cm. Anche l’isolamento della copertura prevede l’applicazione di uno strato di Natural Beton dello spessore di 15 cm, che impedirà il passaggio di calore dall’ambiente interno a quello esterno e viceversa, limitando gli sbalzi di temperatura che avvengono durante la giornata o col susseguirsi delle stagioni.

“E’ un progetto fortemente innovativo – raccontano da Equilibrium – nato da un approccio integrato di tipo sistemico ed olistico, legato ai temi della bio-architettura, della eco-sostenibilità, del comfort ambientale ed abitativo. E’ caratterizzato da un involucro completamente naturale in quanto vede l’applicazione di un nuovo sistema costruttivo denominato Muratura Vegetale in Natural Beton, miscela di calce e canapa completamente riciclabile, biodegradabile, capace di catturare e sequestrare grandi quantità di CO2 dall’ambiente”.

Redazione Canapaindustriale.it

 

 

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