L’anno scorso la notizia era stata la coltivazione del primo campo coltivato a canapa negli Stati Uniti da più di 50 anni. Ryan Loflin, coltivatore del Colordado, nonostante la legge a livello federale non fosse chiara, aveva deciso di proseguire nella coltivazione dei suoi 55 acri: un piccolo appezzamento ma con un grande significato. Per la raccolta, dopo il suo appello, erano accorsi 45 volontari da 6 Stati diversi.
Il secondo passo è stata la legalizzazione in Colorado, poi seguito a ruota da altri Stati, della coltivazione di canapa industriale. L’ultimo atto si è consumato con la legalizzazione anche a livello federale, per ora solo a scopo di ricerca scientifica, operazione che probabilmente darà il via alla disciplinazione del settore anche negli altri Paesi.
Secondo un recente rapporto del Congressional Research Service, le vendite totali di prodotti derivati dalla canapa in America sono stimate in circa 450 milioni di dollari all’anno, con i settori del cibo e cura del corpo in crescita visto che il mercato riesce a raggiungere una massa sempre più ampia di consumatori. Ora si apre anche alla produzione e lavorazione. Intanto James Comer (nella foto), commissario all’agricoltura del Kentucky, ha annunciato l’istituzione di cinque progetti in collaborazione con università statali ed altri istituti. Il Paese a metà del 19esimo secolo era il principale produttore di canapa americano, prima della demonizzazione che ha portato questa pianta ad essere dichiarata illegale.
1. Il primo sarà realizzato con l’Università di Louisville per verificare in che misura la coltivazione di canapa possa bonificare i terreni di ex siti industriali.
2. Il secondo sarà portato avanti in collaborazione con la Kentucky State University e il dipartimento Homegrown del programma Heroes che comprende i coltivatori veterani di guerra, e riguarderà il recupero di una varietà di canapa del Ketucky coltivata in passato nella zona orientale del Paese.
3. Poi, insieme alla Murray State University saranno realizzati studi pilota sulla coltivazione di qualità di semi europei nelle diverse zone dello Stato.
4. La University of Kentucky e la Eastern Kentucky University saranno coinvolte su questioni agricole relative alla canapa industriale per analizzare il costo di produzione e i macchinari per la semina, la raccolta e il trasporto.
5. Un secondo progetto della University of Kentucky si concentrerà sulla coltivazione di cannabis terapeutica ai fini della ricerca medica nel Kentucky orientale.
E’ stato anticipato che gli agricoltori potranno iscriversi attraverso il sito web del dipartimento dell’Agricoltura per partecipare ad uno dei programmi pilota. Il dipartimento amministrerà il programma, mentre le università potranno condurre la ricerca.
James Comer spera che stimolare subito questo tipo di progetti possa portare il Kentucky ad essere tra i primi Stati ad aumentare la produzione di canapa, un’operazione che potrebbe incoraggiare coltivatori e investitori e portare posti di lavoro.
Redazione Canapaindustriale.it