Se ne parlava da un po’ e ora sembra sia tutto pronto per la nascita del centro di prima trasformazione della canapa a Taranto, in Puglia, il secondo in Italia dopo quello di Carmagnola. Dovrebbe essere inaugurato entro la prima metà di luglio e servirà per lavorare le bacchette di canapa e ottenerne canapulo e fibra. Domenica 16 marzo, nel giorno della semina collettiva di canapa a Castiglione d’Otranto, è stata inaugurata Assocanapa Puglia, diramazione regionale di Assocanapa nazionale, che ha in programma altre semine di 4 o 5 ettari nel sud della Regione. Dopo queste anticipazioni rilasciate da Rachele Invernizzi di South Hemp Tecno a Canapaindustriale.it, torneremo più avanti per darvi altri aggiornamenti.
A che punto siamo con il centro di trasformazione?
L’impianto è pronto per il collaudo. In Piemonte dove l’hanno progettato e costruito, accenderemo i motori settimana prossima per poi lasciarlo lavorare sotto osservazione dei tecnici e ingegneri che l’hanno creato, in modo che verifichino il buon funzionamento di ogni sua parte. Tra la metà di aprile e i primi giorni di maggio lo trasporteremo in Puglia. Stiamo preparando il magazzino di Crispiano, sede operativa di South Hemp Tecno srl (proprietaria dell’impianto), per ricevere i macchinari. Crediamo di aver trovato un luogo perfetto, molto comodo da raggiungere, anche con i grandi camion su cui viaggerà la paglia di canapa da tutto il sud Italia.
Quando verrà inaugurato?
Entro la metà di luglio, anche se poi l’attività vera inizierà con il raccolto di quest’anno, pronto da fine agosto. Avremo da processare la canapa prodotta da 250 ettari seminati tra Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria e soprattutto Puglia. Sono molto grata a tutti coloro che coltivano che come me ci credono.
Cosa può rappresentare per la canapa italiana e in particolare per quella del sud?
Quando ho conosciuto Felice (Giraudo, presidente di Assocanpa, ndr) 3 anni fa o poco più, mi ha detto che non avendo terra da coltivare, una buona alternativa per fare canapa poteva essere creare un centro di trasformazione. Sono in Puglia da 25 anni e da molto tempo sentivo lamentarsi gli amici agricoltori, stufi e delusi dal fare grano o pomodori e angurie, che poi non raccolgono perché il costo è spesso più alto del guadagno. L’idea di poter fare qualcosa di così bello per ridare vita all’agricoltura mi ha fatto mettere insieme un gruppo di investitori per poter finalmente realizzare il primo impianto industriale di trasformazione italiano. Assocanapa ha il prototipo agricolo, ma quello che verrà inaugurato è molto diverso, più robusto e potente. Quest’anno come primo anno lavoreremo appunto 250 ettari, ma dal 2015 ne lavoreremo 500/600, trasformando 4.800 tonnellate anno: per l’agricoltura del sud è una grande svolta.
Mario Catania