Molitori in Sicilia dal 1917, la terza generazione di Molino Di Mino è rappresentata oggi da Francesco Di Mino, che insieme a suo fratello specializzato nelle prove di laboratorio e nei controlli qualità ha avviato una sperimentazione nei prodotti semilavorati, nei miglioratori per la panificazione e nei mix di farine con diverse proprietà organolettiche e di lavorabilità. Con il suo ruolo nella filiera, Di Mino sta contribuendo al rinnovamento e alla tutela dell’agricoltura siciliana, ad esempio con l’importante recupero del grano Timilia, comunemente detto di tumminia, col quale si produce il pane nero di Castelvetrano. Uno dei preziosi pani tipici italiani che rischiavano di scomparire.
Alcuni coltivatori di canapa industriale nel territorio siciliano hanno incoraggiato Francesco a inserire la canapa nella sua ricerca sulle miscele di farine. Proposta accettata: insieme al suo tecnologo Di Mino ha realizzato due mix per la panificazione chiamati Farinabis. Uno con farina rimacinata di grano duro di Sicilia e farina di semi di canapa, e un altra miscela con canapa e farina 00. “Stiamo sperimentando insieme ai panificatori la qualità del pane e della pizza con farina di canapa e abbiamo verificato che esiste una richiesta crescente di questi prodotti, che hanno un gusto particolare ma soprattutto un minore contenuto calorico e un maggiore apporto di fibre che riducono l’assimilazione dei grassi”.
Molino Di Mino ha inserito le farine di canapa nella propria rete di distribuzione, che copre Sicilia, Calabria e alcune aree del nord Italia. La risposta dei consumatori sembra positiva e ora è necessario capire se i necessari investimenti per la lavorazione della canapa sono giustificati dal potenziale mercato. “In Sicilia esiste un movimento di artigiani che lavorano farina di canapa e ci sono anche coltivatori interessati a sperimentare. La nostra azienda ha già una struttura adatta e potremmo investire sia in appezzamenti, sia in impianti, anche se potrebbero emergere numerosi problemi tecnici. Se vogliamo avere oli e farine di canapa siciliana dobbiamo capire meglio quali agricoltori sarebbero interessati a spostare alcuni investimenti, ma prima serve una chiara risposta del mercato per questi nuovi prodotti. Oggi vediamo una maggiore richiesta per cibi salutisti anche in un momento difficile per l’alimentare. Entro breve capiremo meglio la domanda per la canapa”.
Francesco Di Mino è uno sportivo che ha guadagnato tra l’altro una medaglia ai nazionali di apnea. I suoi parametri fisiologici sono sempre sotto controllo medico e agli esperimenti sui mix di canapa si aggiunge oggi un altro interessante studio condotto con medici e dietologi: “Sto assumendo da mesi prodotti a base di farine e olio di semi di canapa, ma non credo che i miei successi sportivi siano dovuti a quello. Sarà interessante però misurare fra breve il mio tasso di colesterolo dopo la dieta con gli omega 3 e 6 della canapa. L’apnea è uno sport che rende molto visibile il rendimento del proprio corpo e voglio ora verificare dalle mie sensazioni, dai risultati sportivi e dalle analisi mediche i benefici della nuova dieta con la canapa”. Appuntamento quindi dopo l’estate con i risultati di Francesco e dei panificatori siciliani.
Stefano Mariani