Un impianto di decorticazione del kenaf modello Temafa sarà utilizzato per la prima volta negli Stati Uniti per produrre fibra di canapa. L’impianto verrà collocato in uno degli Stati del sud-est, dove il clima è più favorevole alla coltivazione della canapa industriale. Questo decorticatore era utilizzato in Nord Carolina per produrre fibra di Kenaf e l’acquisizione da parte di Hemp, Inc. per la cifra di 10 milioni di dollari comprende anche una grande quantità di kenaf grezzo e lavorato. La fibra di kenaf è simile alla canapa e sarà immediatamente venduta all’industria automobilistica, cartaria, tessile ed edile.
Si attendono ora i primi risultati della produzione su larga scala da parte dei coltivatori di Georgia, Nord e Sud Carolina. Qui contribuirà alla transizione verso colture e produzioni industriali più sostenibili e coprirà parte del consumo interno di canapa industriale, oggi interamente importata dall’estero. L’acquisto di questo decorticatore segna un momento importante per l’agricoltura della canapa industriale americana, finora rimasta indietro rispetto alle coltivazioni di varietà mediche.
Hemp, Inc. è la principale società finanziaria della cannabis medica e industriale negli Stati Uniti. È quotata al mercato OTC della Borsa di New York e attraverso le società controllate ha incassato circa 5,5 milioni di dollari nel primo trimestre 2014, per un guadagno netto di circa 2,6 milioni. Le vendite nel settore nutrizionale sono state pari a 2,35 milioni di dollari e tutte le divisioni hanno registrato profitti in grande crescita rispetto all’anno precedente.
Secondo l’amministratore delegato Bruce Perlowin (nella foto in alto, a sinistra, ndr), l’acquisto di questo decorticatore, unico negli Stati Uniti, permetterà di sviluppare la divisione di business più profittevole per Hemp, Inc. In questo video Perlowin illustra il nuovo impianto, mentre in questa intervista a Bloomberg TV sottolinea come il vero obiettivo del proibizionismo fosse la canapa industriale, un’industria che a quei tempi qualcuno ha voluto eliminare dal mercato. Nella stessa intervista, Bruce Perlowin menziona i suoi 9 anni di prigione per traffico di marijuana. Era il più grande trafficante della West Coast americana, soprannominato King of Pot.
Stefano Mariani