Pubblichiamo qui di seguito un comunicato di Copagri Macerata sulla reintroduzione nel territorio della coltivazione di canapa:
Si sta vivendo un nuovo interesse per la coltivazione della Canapa Sativa soprattutto per le grandi potenzialità di utilizzo di tutte le parti della pianta per svariati settori. A riguardo la Copagri di Macerata sta promuovendo presso i soci agricoltori lo sviluppo di tale particolare coltivazione. «A differenza della Indica, canapa ad alto contenuto di tetraidrocannabinolo (Thc) considerata sostanza stupefacente e riconosciuta a livello internazionale per i suoi effetti terapeutici, la Sativa, con un contenuto molto basso di Thc, viene utilizzata in diversi settori e la sua coltivazione non è proibita. Oggi ogni parte della pianta di Canapa Sativa può essere usata in vari settori: nell’agroalimentare (semi, olio, farine, pasta, pane, pizza, birra), nell’edilizio ed industriale (mattoni, pannelli isolanti termo/acustici, intonaci, malte) e nel manifatturiero (tessile, carta). Un mondo di applicazioni che sta rendendo la coltivazione della canapa allettante per un nuovo mercato di nicchia che si sta allargando sempre più anche grazie ad un’ economia “green”, che prevede l’uso di materie biologiche ed ecosostenibili per alimentare le nuove tecnologie industriali».
In passato la Sativa era una coltivazione ordinaria presente in ogni azienda agricola, che si adattava bene al territorio ed al clima maceratesi. Oggi nella regione Marche sono quasi 70 gli ettari coltivati a canapa ed in parte nella provincia di Macerata. «Con la Copagri, in collaborazione con l’Associazione Produttori Canapa Marche, stiamo cercando di promuovere questo tipo di coltivazione – afferma il presidente Copagri Macerata, Andrea Passacantando – non a caso nella scorsa edizione della Raci la canapa e i suoi prodotti hanno avuto un grande successo. Stiamo aspettando i riscontri di resa da parte di quelle aziende che hanno già investito sulla coltura per valutare la sua convenienza in termini economici».
Proprio a Mogliano c’è una coltivazione di canapa. «Abbiamo accettato la sfida puntando tutto sulle potenzialità della pianta – dice Daniele Esposito, rappresentante dell’azienda agricola Storani – seminando circa due ettari di canapa. Una coltura che sta riscuotendo un interesse incredibile e che potrà essere una coltivazione che darà soddisfazione a tutto il comparto agricolo». Un futuro quindi che è già una realtà nella provincia di Macerata. «Da anni – conclude Marco Cartechini dell’oleificio Cartechini Mario di Montecassiano – operiamo nella filiera della canapa ad uso alimentare, lavorando il seme per la produzione di olio, farine e derivati. Proprio l’olio di canapa vanta proprietà molto benefiche sull’organismo. Se consumato regolarmente, esso contribuisce alla riduzione del contenuto di colesterolo, grazie alla presenza di Omega 3, 6 e 9. Proprio i fratelli Cartechini hanno creato una linea di prodotti a base di canapa, aprendo nuovi mercati in Usa, Canada e nel nord Europa e registrando una risposta positiva da parte dei consumatori che hanno riconosciuto tali benefici».
Redazione Canapaindustriale.it