Passi avanti per la canapa industriale americana. Numerosi Stati hanno accelerato le riforme sulla cannabis medica e ricreativa ma sono rimasti indietro nella modifica delle leggi proibizioniste su coltivazione e trasformazione della canapa industriale. Dopo il Farm Bill (il pacchetto quinquennale di leggi federali sull’agricoltura firmato da Obama a inizio anno), gli agricoltori, le aziende della trasformazione e i centri di ricerca hanno cominciato la rinascita della canapa americana grazie ad alcuni progressi nelle legislazioni locali.
Il Kentucky è uno degli Stati americani con la più lunga storia di produzione della canapa, in particolare durante la seconda guerra mondiale. Qui, dopo i lunghi anni bui del proibizionismo si parla oggi di canapa industriale e di fitodepurazione. Una società nel settore delle energie alternative, la Patriot Bioenergy, si è recentemente associata alla Kentucky Hemp Growers Cooperative Association con l’obiettivo di aggiungere i sottoprodotti della canapa al mix di biomassa cellulosica per la produzione di carburante. I responsabili di Patriot Energy sono inoltre interessati alla miscela di carbon fossile con pellet di canapa provenienti da nuove coltivazioni in aree minerarie dismesse e terreni marginali. Altre informazioni in questo articolo di Biomass Magazine.
Le Hawaii non vogliono perdere l’opportunità, viste anche le condizioni climatiche particolarmente favorevoli. Il Governatore Neil Abercrombie, firmando la modifica alla legge dello stato delle Hawaii sulla canapa industriale ha dichiarato che l’ambiente e l’economia locali beneficieranno notevolmente dei risultati di una nuova ricerca avviata dall’Università delle Hawaii per la produzione di biodiesel e per la decontaminazione dei terreni con la coltura di canapa. Grazie alla nuova legge, I ricercatori della University of Hawaii College of Tropical Agriculture and Human Resources University of Hawaii hanno potuto cominciare nuovi esperimenti di coltivazione di canapa industriale con obiettivo la fitodepurazione di suolo contaminato e la produzione continuativa di biomassa per carburanti.
In tema di energie rinnovabili, a Honolulu hanno appena cominciato ma in Canada la legalità della coltivazione di canapa industriale favorisce da sempre le aziende come Syngar Technologies. Questa società ha avviato un progetto per la produzione di etanolo utilizzando la sua tecnologia ad ultrasuoni per accelerare i processi di fermentazione che convertono canapa e altri materiali cellulosici in combustibile liquido. Il progetto, in collaborazione con la Discovery Minerals, punta alla riduzione dei costi di coltivazione della canapa consentendo alle aziende agricole di produrre energia su piccola scala direttamente dagli scarti di prima lavorazione.
Infine, ironia della sorte e della legge, lo Stato con la legislazione più avanzata in tema di cannabis medica e ricreativa sta sperimentando una carenza di semi di canapa industriale. Nella contea di Montezuma in Colorado, due aziende agricole sono rimaste senza semi per la stagione appena passata, e le loro richieste ai fornitori come US Hemp sono cadute nel vuoto. Merle Root e Scott Perez, responsabili di due coltivazioni industriali recentemente autorizzate dallo Stato, hanno dovuto rinunciare alla coltivazione, nonostante anche James McVaney, capo dell’associazione Industrial Hemp in Colorado, abbia tentato di ottenere semi industriali per loro e per altri agricoltori di questa regione. Molte aziende agricole hanno dichiarato difficoltà nell’approvvigionamento di semi e la legge federale che impone l’irradiazione all’interno degli Stati Uniti è uno dei principali ostacoli alla diffusione delle coltivazioni. Per il momento i nuovi pionieri della canapa nel west degli Stati Uniti devono rifornirsi di semi sfidando di volta in volta le leggi locali o le autorità federali.
Stefano Mariani