La canapicoltura può tornare ad essere una risorsa per guardare al futuro con l’idea di sviluppare un’economia sostenibile per l’ambiente nel nostro Paese?
E’ questa la domanda di fondo che ha ispirato il lavoro di Paolo Cacioppo, giovane dottore in Scienze sociali per la globalizzazione che su questo tema ha deciso di sviluppare la propria tesi di laurea (il file in versione integrale è disponibile QUI). Il progetto è stato diviso in aree tematiche partendo dall’analisi di cosa sia la canapa e cosa possa rappresentare attraverso un’analisi della canapicoltura nel mondo e nell’Italia dei tempi che furono.
Da queste considerazioni il discorso si sviluppa analizzando le potenzialità di questa pianta in agricoltura, nell’alimentazione, nel tessile, nella bioedilizia passando anche per gli utilizzi terapeutici e ricreativi. Nell’ultimo capitolo si affronta invece la situazione odierna di questa coltura nel nostro Paese per concludere con una citazione del premio Nobel Stigliz che nel suo libro “Il prezzo della disuguaglianza” dimostra chiaramente come le forze che hanno operato in una determinata società fino al presente tendano inevitabilmente ad auto-rafforzarsi. Anche se sono le forze del mercato a contribuire alla definizione del grado di disuguaglianza di un determinato sistema sociale, Stiglitz mostra nel secondo capitolo del suo libro come le forze del mercato siano plasmate dalle politiche governative.
“Nel periodo che mi ha visto impegnato in questo lavoro – conclude Cacioppo alla fine della sua tesi – ho avuto modo di constatare come l’argomento canapa stia conquistando sempre più spazio nell’informazione pubblica, sia italiana sia di altri paesi. Essendo una coltivazione dai molteplici utilizzi, con caratteristiche tali da presentarsi come alternativa vincente in ottica di sviluppo sostenibile e perciò in grado di candidarsi come possibile sostituta a molti prodotti oggi in distribuzione, risulta facile intuire quanti siano i settori che vorrebbero rallentarne la sua diffusione. Ricollegandomi a Stiglitz, ritengo fondamentale l’interessamento e l’intervento da parte della classe politica per rilanciare questa filiera, in modo da poter offrire all’Italia una nuova possibilità per risollevarsi dalla recessione che l’ha colpita negli ultimi anni”.
Redazione Canapaindustriale.it