Emunà B.H è un’azienda romana impegnata in un campo che sta uscendo dalla nicchia in cui era relegato per affermarsi verso una platea più vasta di consumatori: la produzione di alimenti, oli vegetali e cosmetici tramite l’utilizzo della malva, del melograno e della canapa. Abbiamo intervistato il direttore dell’azienda, il dottor Dany Belotherkovsky, al quale abbiamo posto le seguenti domande:
Dottor Belotherkovsky quando e come è nata l’idea di lanciarsi in un’avventura come questa?
Circa 8 anni fa, quando ho iniziato a studiare questo prodotto e le sue proprietà che sembrava un miracolo della natura. Decisi di comprare qualche bottiglia da vari rivenditori e, inizialmente, il prodotto presentava un sapore rancido e improponibile. Scoraggiato, ho quasi smesso di raccogliere informazioni al riguardo, ma per fortuna mi fu chiesto da un produttore europeo di dare un parere scientifico sull’olio di semi di canapa, inviandomi una campionatura con varie analisi del prodotto… E che cambiamento! Il gusto era nocciolato e molto gradevole e da lì fu chiaro che bisognava produrre questo olio in condizioni da poter permettere la sua conservazione in area protetta e controllare tutte le fasi della produzione per offrire ai consumatori un prodotto di alta qualità ed ovviamente di buon gusto; mi sono dedicato a questi aspetti fondando la dita Emunà B.H, che da sempre mette al primo posto la qualità del prodotto.
Il mercato risponde bene o c’è ancora scetticismo di fronte prodotti naturali come quelli ricavati soprattutto dalla Cannabis Sativa?
Nei primi anni di attività i consumatori sembravano suddividersi in due gruppi: il primo era formato da coltivatori italiani, i quali affermavano che la canapa non era un prodotto nuovo, ma bensì un alimento abbastanza antico, mentre il secondo gruppo non si esimeva dal chiedermi se la Cannabis Sativa serviva unicamente per “sballarsi”. Personalmente mi divertivo a spiegare le differenze tra i vari tipi di Cannabis, ma c’è da dire che oggi i consumatori sono molto più consapevoli e conoscono bene le virtù salutare dei prodotti alimentari a base di canapa, soprattutto grazie a varie associazioni e realtà italiane come la nostra e altre aziende.
E la concorrenza? Secondo lei cosa rende diversa Emunà B.H dalle altre aziende impegnate nel commercio industriale della canapa?
Credo che la concorrenza sia un fattore positivo soprattutto in un campo ancora giovane come questo visto che ogni realtà commerciale promuove la conoscenza di tali prodotti tra i consumatori. Noi cerchiamo di sviluppare processi di produzione e confezionamento particolari per garantire la qualità dei prodotti e mantenere il gusto nocciolato del nostro olio di canapa e degli altri prodotti ricchi di aromi.
A quale categoria di persone raccomanderebbe una dieta a base di alimenti ricavati dai semi di canapa?
L’olio di semi di canapa è considerato un alimento con una fonte vegetale per gli acidi grassi essenziali, tipo omega 3 e omega 6, e come tale può essere introdotto nella alimentazione comune. Difatti bisogna ricordare che non siamo in grado di produrre acidi grassi essenziali e dobbiamo necessariamente assumerli con una adeguata alimentazione. Da studi più recenti è risultato che la somministrazione dell’olio di semi di canapa favorisce la riduzione dei livelli plasmatici del colesterolo non HDL e dei trigliceridi. Gli acidi grassi essenziali sono anche capaci di diminuire il grado di aggregazione piastrinica. Infine, è riconosciuto che essi possano esercitare effetti cardioprotettivi dopo un danno al miocardio.Tuttavia, resta ancora da chiarire qual è l’impatto dell’olio di semi di canapa sulla prevenzione delle malattie cronico-degenerative e sulle malattie cardiovascolari. Personalmente collaboro attivamente con vari strutture ospedaliere e con medici specialisti e insieme abbiamo riscontrato dati positivi anche nel campo della neurologia.
Il vostri prodotti sono certificati bio, come mai questa scelta?
La canapa in generale non necessità di pesticidi o trattamenti chimici particolari in quanto da sola è una pianta molto forte e può crescere anche in condizioni di siccità. La scelta di possedere certificazioni bio è stata imposta soprattutto dal mercato, dal momento che i consumatori di oggi sono molto più attenti e chiedono garanzie certificati sui prodotti salutari di uso quotidiano.
Maria Stella Rossi