La notizia del primo aereo in canapa ha fatto il giro del mondo. Il canadese Derek Kesek (nella foto a sinistra), ex proprietario di un ristorante biologico e attivista nella tutela ambientale ha spostato la sua passione verso le applicazioni della canapa per un’industria maggiormente sostenibile. E ha fondato Hempearth, società dedicata alla progettazione e alla costruzione di prodotti innovativi ed ecosostenibili in canapa. L’aereo da turismo in fibra di canapa e con motori funzionanti a biodiesel di canapa è il primo esperimento. La campagna di raccolta fondi su kickstarter ha portato alla costruzione del prototipo, mentre la consegna del primo esemplare pronto alla vendita è prevista per l’anno prossimo con un contratto da 500mila dollari per la Velocity Aircraft, un costruttore di aerei da turismo della Florida.
Oltre il 75% della struttura e dell’involucro dell’aereo di Kesek è costruito con fibra di canapa al posto della vetroresina. La riduzione di impatto ambientale del processo costruttivo di una piccola serie sarebbe enorme rispetto ai materiali plastici tradizionali e all’alluminio, anche se resta da valutare il tipo di resina utilizzato per “legare” le fibre di canapa. L’aereo può ospitare 4 persone e ha un’apertura alare di 12 metri. La fibra di canapa è stata processata sul luogo di costruzione dell’aereo e le piante erano coltivate nelle immediate vicinanze del capannone. La Velocity Aircraft ha condotto test sui pannelli utilizzati da Kesek per il suo prototipo e ha riscontrato una resistenza alle sollecitazioni meccaniche nettamente superiore rispetto alla vetroresina comunemente utilizzata su velivoli di questo tipo.
Queste applicazioni non devono stupire troppo se si pensa che i materiali compositi in fibra di canapa hanno già dimostrato prestazioni uguali o superiori rispetto a gran parte dei materiali comuni nell’industria edile e manifatturiera. L’incognita prezzi è spesso relativa principalmente alle caratteristiche della filiera di coltivazione e lavorazione, ma in generale si sono riscontrati costi minori rispetto alle fibre plastiche. Altro possibile punto di discussione potrebbe essere la durata nel tempo , che nel caso della vetroresina è provata da oltre 50 anni di utilizzo industriale mentre le fibre di canapa sono materiali nuovi che non hanno subìto reali usure atmosferiche e da stress, se non simulate. I pannelli compositi con fibre di canapa sono però usati da molto tempo nell’industria automobilistica per componenti assimilabili a quelli dell’aereo di Kesek.
L’idea di far funzionare i motori dell’aereo con biodiesel da canapa resta la più difficile da realizzare su scala industriale, e Arthur Hanks, direttore della Canadian Hemp Trade Alliance intervistato da Biodiesel Magazine in quest’articolo concorda sul fatto che ci sono diversi fattori che rendono poco conveniente l’utilizzo di canapa come biomassa per carburanti, almeno in America. Con o senza biodiesel, l’aereoplano di Kesek ora attende l’approvazione delle autorità di controllo, ma le sue visioni non si fermano qui e l’ex ristoratore ha dichiarato che la prossima sfida per la fibra di canapa sarà una navicella spaziale con il marchio HempHeart.
Stefano Mariani