Nel variegato mondo della canapa industriale uno dei settori che nel nostro Paese sta crescendo maggiormente è senza dubbio quello della canapa alimentare. Sia per il forte rapporto che in Italia abbiamo per il cibo, sia per l’attenzione crescente alla qualità di ciò che introduciamo nel nostro corpo, alla sua provenienza e ai suoi valori nutritivi. E così in Italia sono molte le aziende che si stanno lanciando in questo nuovo mercato seguendo principalmente due strade: quella della produzione in proprio di olio e semi e prodotti derivati dalla farina che con questi si può ottenere, e quella della distribuzione. I ragazzi de iCanapai hanno scelto di perseguire questa seconda via, puntando anche sulla qualità dei prodotti alimentari derivati dal seme di canapa e sull’olio prodotto in Canada, attualmente il maggior produttore mondiale di semi e prodotti derivati e dove è in via di costruzione il più grande impianto al mondo dedito alla trasformazione dei semi stessi, oltre a quelli italiani. Per potervi dare qualche informazione in più abbiamo fatto qualche domanda a Fabrizio Conti, fondatore dell’azienda.
Quando è nata la vostra azienda? Come sta andando?
La nostra azienda si chiama iCanapai ed è nata nel 2014. Sta andando tutto bene, vediamo quest’onda che s’increspa e cresce sempre di più e cerchiamo di cavalcarla: siamo partiti con coraggio e un pizzico d’incoscienza, tipico di chi parte all’avventura, ma con la fiducia nelle proprietà nutritive di quella pianta meravigliosa chiamata canapa.
Perché avete deciso di importare l’olio di canapa dal Canada invece che avviare una produzione propria?L’olio che importiamo da agricoltura canadese è secondo me il migliore per il rapporto qualità/prezzo. Sottolineo qualità perché è l’aspetto su cui puntiamo maggiormente. Ma speriamo che anche in Italia, con l’aumento della produzione e della concorrenza, si possano raggiungere in breve questi livelli. Ad ogni modo commercializziamo anche i prodotti alimentari derivati dalla canapa che crea Assocanapa, perché non vogliamo dimenticare le potenzialità della canapa nostrana e dei prodotti che il nostro Paese può esprimere
Com’è la situazione oltreoceano riguardo all’olio e ai prodotti alimentari a base di canapa?
Il Canada ha grandi estensioni di piantagioni, anche se tra i prodotti che se ne ricavano l’olio non ha una maggioranza assoluta, come capita magari in Europa. Tutto questo a discapito della farina che viene usata anche per integratori sportivi o barrette energetiche per le sue notevoli proprietà.
In che maniera vi state facendo conoscere dal pubblico? Dove si possono trovare i vostri prodotti?
Stiamo cercando di farci conoscere partecipando a fiere, convegni ed eventi inerenti al tema; in quest’epoca sempre più tecnologica siamo presenti anche su internet – il nostro sito è www.icanapai.it – e social network: quello su cui puntiamo maggiormente è il tentativo di coinvolgere chi magari non è a conoscenza dell’argomento. Oggi che c’è una maggior attenzione ai cibi naturali e in generale a ciò che mangiamo, crediamo che la canapa possa essere una scelta che fa bene alla salute, oltre che all’economia.
Puoi ricordarci le principali caratteristiche nutritive dell’olio?
L’olio è fonte naturale dei grassi polinsaturi della famiglia degli omega 3-6 e, ancora più importante, in rapporto ottimale 1:3 (Ω3/Ω6): da qui le proprietà antiossidanti, che, unite all’abbondanza di sostanze nutritive ne fanno un alimento nutraceutico. Se assunto con regolarità può contribuire ad esempio a rafforzare il sistema immunitario o a far abbassare il colesterolo “cattivo”,
Mario Catania