Si erano dati appuntamento su Facebook e tramite un post avevano preparato un agguato per rubare delle piante di canapa da un campo, prima di scoprire che la coltivazione fosse a scopo industriale e quindi priva di principio attivo.
Tre ragazzi inglesi sono così stati colti in flagrante dalla polizia, mentre, con un sacchetto pieno di cime di canapa, si accingevano a provare a fumare il frutto della marachella, che gli è però costata un arresto.
Secondo Nathaniel Loxley, il contadino che si occupava della coltivazione la cui azienda Hop and Hemp Trading Company coltiva legalmente la canapa grazie ad una licenza per produrre tè organico, i danni ammontano a circa 8mila sterline.
John Longhurst, l’84enne proprietario del campo nel West Sussex, ha raccontato che la coltivazione era cominciata nel marzo scorso, mentre la moglie, Keith Langmead, ha spiegato ad un giornale locale che “la canapa stava crescendo tranquillamente: non abbiamo avuto problemi fino a quel post pubblicato su Facebook: ora arrivano dai 15 ai 20 ragazzi ogni giorno. Possono fumarne quanta ne vogliono”, ha poi concluso la donna, “tanto non farà l’effetto desiderato”, riferendosi al basso livello di principio attivo permesso per le coltivazioni industriale, e cioè meno dello 0,2% di THC.
Casi analoghi, in cui però è stato scongiurato l’intervento della polizia, sono accaduti anche in Italia, come quello avvenuto presso la fattoria didattica Il Rosmarino verso la fine dell’anno scorso.
Redazione canapaindustriale.it