Rettifica articolo: “Calabria: polizia sequestra coltivazione di 5mila piante, ma si trattava di canapa industriale”

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Pubblichiamo qui di seguito una rettifica all’articolo: “Calabria: polizia sequestra coltivazione di 5mila piante, ma si trattava di canapa industriale“, chiesta dall’avvocato che assiste il titolare del campo di cui si parla nell’articolo. 

Il giovane coltivatore, con l’articolo apparso il 4 settembre 2015 sul giornale online canapaindustriale.it, pubblicato anche sul social network Facebook, è stato oggetto di una vera e propria azione di strumentalizzazione mediatica partorita su personale ed arbitraria iniziativa del sig. Luigi Critelli evidentemente al solo fine di propagandare eventi fieristici riguardanti la sua Associazione.

E difatti il giovane coltivatore, autore della piantagione di canapa da fibra verosimilmente oggetto di sequestro del 28 agosto scorso su iniziativa della Polizia di Stato, a seguito della conoscenza, via internet, di tale operazione non ha mai, di sua iniziativa, preso contatti diretti con il sig. Critelli, men che meno telefonici, e non ha mai riferito a costui notizie e/o congetture peraltro a lui completamente sconosciute.

Egli, inoltre, non è un associato della “Punto Verde”  che si apprende dall’articolo essere presieduta da tale Antonino Chiaromonte con Critelli Vice Presidente, persona, quest’ultima, che, appreso via internet dell’operazione di Polizia e perfetto conoscitore dei luoghi in questione per aver preso personalmente parte alla semina della canapa da lui regolarmente venduta al ragazzo, ha contatto il giovane coltivatore per chiedere lumi e conferme sulla vicenda.

In quella circostanza il coltivatore riferiva che in effetti, letta la notizia, aveva verificato l’assenza delle piantine di canapa dal terreno e che, pertanto, presupponeva che l’operazione di Polizia riguardasse la sua piantagione, pur non avendo ricevuto, egli e/o il titolare del fondo coltivato, alcuna notificazione di atti giudiziari a riguardo.

Il coltivatore, nelle medesime circostanze, invitava il Critelli ed il Chiaromonte dall’astenersi categoricamente da qualunque iniziativa mediatica tesa ad una roboante veicolazione della notizia accostata al suo buon nome, rifiutando recisamente il loro invito di affidarsi ad un legale di fiducia dell’Associazione e riferendo di aver già un proprio legale di fiducia pronto ad intervenire all’occorrenza.

Evidentemente il Critelli, immune alle diffide verbali, di sua iniziativa ha voluto propagandare la sua versione personale della vicenda, per giunta condita da una illegittima pubblicazione e diffusione di una foto che ritrae il giovane coltivatore, divulgata senza il consenso dell’avente diritto.

Il sig. Critelli e la sua Associazione, peraltro, non sono mai intervenuti nella presentazione della comunicazione agli Organi di Polizia preventiva alla coltivazione di canapa da fibra, adempimento invero effettuato dal solo coltivatore.

Tutte le valutazioni soggettive ed i pensieri espressi dal Critelli nell’articolo de quo nulla hanno da spartire con i pensieri del giovane coltivatore.

Costui, al momento, non è stato raggiunto da nessun provvedimento giudiziario; tuttavia egli, ove ciò si verificasse, sarà ansioso di dimostrare l’assoluta legittimità e legalità del proprio operato.

A dirla tutta il coltivatore, sin da ora, anticipa che il prossimo anno agrario destinerà 20 ettari di terreno alla coltivazione di canapa da fibra nel pieno rispetto delle normative comunitarie e nazionali vigenti.

Avvocato Vincenzo Pizzari

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