The East Coast Hemp Organisation (E.C.H.O) è una società lanciata da quattro giovani innovatori Māori con sede a Hawkes Bay, in Nuova Zelanda, che hanno deciso di dedicarsi alla bioedilizia utilizzando la canapa e la calce per costruire abitazioni.
Levi Waihape, uno dei ragazzi dell’associazione (nella foto sotto, ndr), ha spiegato che: “Echo è una società edile con la quale abbiamo iniziato a fornire un materiale da costruzione sostenibile per la Nuova Zelanda”. I ragazzi, contestualmente alle attività di progettazione delle abitazioni, si sono avvicinati al settore creando un business plan sulla coltivazione di canapa da usare successivamente come materiale da costruzione sostenibile. “Il quadro generale”, hanno spiegato i ragazzi, “è quello di creare qualcosa che aiuti non solo i Māori, ma tutti coloro che vivono in Aotearoa (il termine māori per definire la Nuova Zelanda, ndr)”.
Oltre ai notevoli vantaggi ambientali che comporta l’uso di questi materiali al posto di quelli tradizionali, la canapa e la calce danno vita ad un composto che fa respirare le abitazioni facendole rimanere calde d’inverno e fresche d’estate, aumentando notevolmente la qualità di vita all’interno di queste strutture e contribuendo ad abbattere significativamente i costi delle bollette per riscaldamento e raffreddamento.
In bioedilizia la canapa viene mischiata ad acqua e calce in diverse proporzioni per ottenere un materiale che può essere usato per creare dei blocchi che funzionano come dei mattoni, inseriti in strutture di legno o tufo, o anche per creare intonaci, solette e tutto ciò che l’edilizia richiede. Della canapa si usa la parte legnosa chiamata canapulo, ma, non essendoci attualmente in Nuova Zelanda dei centri di trasformazione che possano produrlo, nel frattempo verrà importato. Intanto i ragazzi di ECHO hanno avuto le licenze per portare avanti le prime coltivazioni di canapa industriale.
Redazione canapaindustriale.it