Torna CanaPuglia, e lo fa con le modalità che le sono più congeniali coinvolgendo in maniera trasversale persone e settori diversi, con la voglia genuina di portare sotto l’attenzione di tutti le virtù della pianta di Canapa. Sono tornati i corsi di canapicoltura, dei quali uno si è concluso da poco (sotto il video dei partecipanti) ed un altro tornerà in settembre, ed è nato il CanaPuglia Emporio, realtà fisica che ha trovato posto in un locale degli inizi del ‘900 al centro di Conversano, dove poter conoscere e toccare con la pianta di canapa e numerosi prodotti che derivano dalla sua lavorazione. Di questi ed altri progetti per il futuro ne abbiamo parlato con Claudio Natile, il fondatore di CanaPuglia.
Eravate stati tra i primi a lanciare l’idea di fare dei corsi di canapicoltura e oggi siete ripartiti proprio da lì… Come’è andata?
Abbiamo ricevuto 150 richieste da tutta Italia e addirittura da persone che vivono all’estero e sarebbero tornate per poter fare il corso. Poi da queste 150 richieste iniziali abbiamo fatto un corso per 32 persone. La cosa bella è che sono arrivate persone di tutte le età, dai 16 ai 60 anni, uomini e donne, agricoltori, imprenditori, ricercatori, studenti e architetti, insomma, un’esperienza trasversale che rispecchia quello che ha sempre fatto CanaPuglia, abbracciare un po’ tutti.
Come si è svolto il corso?
E’ stato un percorso formativo fatto sia di teoria che di pratica. Quindi dopo la lezione teorica in cui sono stati spiegati gli aspetti della normativa, gli aspetti pratici della coltivazione e quelli tecnico-commerciali, hanno fatto un giro formativo in campo, non nello stesso giorno per dare alla mente la possibilità di metabolizzare tutte le informazioni visto che era stato fatto un excursus storico e culturale oltre alle questioni tecniche. Nel campo invece si è potuto osservare come cresce la pianta come si sviluppa, i vari apparati, le problematiche del suolo, mettendo a fuoco e facendo nascere domande e dubbi che abbiamo soddisfatto durante la visita in campo.
E come è continuato?
La terza attività prevista è la visita all’impianto di lavorazione della canapa di Crispiano, Southemp tecno, in maniera tale da dare la panoramica completa dalla teoria alla pratica del prodotto trasformato. Possiamo collaborare con il centro di trasformazione garantendo una qualità del prodotto conferito e quindi una buona qualità del prodotto trasformato. Quindi con queste 3 attività, da quello che ci hanno riferito i corsisti, hanno ricevuto una panoramica completa di tutte le dinamiche della coltivazione di canapa in Italia. Sono venute persone da Brescia, da Trento, da Roma, dalla Campania e da tutta la Puglia.
Avete avute altre richieste?
Sì, anche quelle delle persone che non sono riuscite a venire in quelle date e quindi replicheremo il corso a settembre.
Accanto ai corsi avete portato avanti anche l’idea di creare un punto fisico per mostrare cosa si può produrre con la canapa…
Sì, l’emporio è uno dei progetti all’interno del progetto principale. Finalmente l’abbiamo concretizzato. C’è la parte alimentare e quindi semi, olio, farine e prodotti derivati, tutti esclusivamente italiani, birra, caffè. Poi, non solo canapa, ma anche farine non raffinate e altri prodotti, come suggerimento per uno stile alimentare sano che vede la canapa integrata con le farine di grani antichi macinati a pietra o gli oli essenziali, le essenze, i rimedi al CBD, le tinture da una serie di piante, la cosmesi naturale certificata con olio di canapa, le calzature, i vaporizzatori, i semi da collezione. E’ un mix di tutto tra un growshop, un headshop, uno smartshop, un hempshop: CanaPuglia emporio. Poi c’è la parte della bioedilizia in canapa e calce: ogni settimana ci sarà un architetto specializzato che stiamo formando e soddisferà le richieste di privati o imprese che vogliono costruire. Quindi abbiamo i mattoni, i compensati di Canapalithos e poi tutta una serie di articoli da regalo in canapa, accessori e abbigliamento ecc… Vendiamo principalmente al dettaglio ma riforniamo anche all’ingrosso e secondo le previsioni siamo ancora al 20% dell’assortimento.
Come l’avete realizzato?
Abbiamo trovato un locale tradizionale; l’impianto di illuminazione standard consumava 3 chilowatt, abbiamo convertito a led ed è un bell’aspetto che manifesta la coerenza. Poi abbiamo tinteggiato i locali con i prodotti di Spring color che sono tutti a base calce con all’interno un po’ di olio essenziale di canapa. Poi abbiamo iniziato a coinvolgere degli artigiani locali per produrre una gamma di arredamenti indoor e outdoor unendo il legno marino o comunque legno di recupero con i tavolati senza formaldeide fatti da CMF Greentech. All’esterno abbiamo poi la vetrina museo visibile da tutti i passanti. Siamo nel centro di Conversano e molto in vista quindi i passanti vedono la canapa, le piante con la vetrina dedicata alla memoria storica.
Altri progetti per il futuro?
Abbiamo un sacco di progetti e stiamo lavorando per il futuro, ti racconto una curiosità. Abbiamo curato le aiuole del centro abitativo Case di luce realizzato da Pedone Working ed Equilibrium a Bisceglie. Naturalmente abbiamo piantato canapa che è cresciuta alta e rigogliosa: sono due aiuole per un totale di 300 metri quadri in cui ci sono piante di canapa alte 3 metri; siamo in piena città, c’è il bar a fianco, la strada provinciale che porta a Brindisi e a Lecce e la gente che ogni tanto frena e c’è il tamponamento perché vede le piante. Passano i pedoni e si fermano a guardarle ed è una cosa bellissima perché poi sullo sfondo c’è l’edificio in canapa e calce e davanti tante piante.
Mario Catania