Da 23 ettari del 2014 si è passati ai 152 del 2015 facendo segnare un aumento delle coltivazioni del 500%. Accade in Lombardia dove, secondo i dati diffusi da Coldiretti, gli agricoltori stanno tornando a investire in questa coltura.
Per ora in Lombardia le estensioni maggiori si trovano nel Bresciano (quasi 67 ettari), a Cremona (più di 33 ettari) e Mantova (circa 22 ettari). Fino a dieci anni fa la coltura era praticamente sparita e nel 2014 era ricomparsa soltanto a Lodi, Mantova e Pavia.
Tra i pionieri c’è il mantovano Lorenzo Bottani, 39enne titolare dell’azienda agricola “Le vie della canapa“. Ha cominciato tre anni fa con un paio di ettari: “Avevo letto un articolo che parlava della canapa e sono rimasto folgorato — racconta —. Io facevo un altro lavoro, ma ho deciso di buttarmi”. Con la canapa si può fare di tutto, dai tessuti ai prodotti da forno, dall’olio alla birra, fino alla fibra per i pannelli isolanti. Dopo una partenza a ostacoli l’attività ha ingranato, gli ettari sono diventati dieci e Lorenzo sta cercando nuovi terreni. È ancora in fase esperimentale, invece, la produzione dell’azienda di Vincenzo e Giorgio Cavalli, 62 e 31 anni, di San Fiorano, in provincia di Lodi: “Stiamo coltivando canapa su circa due ettari — racconta Vincenzo — per produrre olio e farina. Prima di aumentare la produzione vogliamo trovare uno sbocco commerciale ben definito”
“L’agricoltura – conclude Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – ha un potenziale di innovazione in grado di anche di recuperare vecchie colture e svilupparle in un’ottica di risposte efficaci alle richieste dei consumatori e di applicazioni tecniche innovative, come dimostra anche la canapa”.
Redazione canapaindustriale.it