La Canapa canadese alla conquista dell’Oriente e verso il record di produzione

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canada1Dopo una leggera flessione nel 2016, la canapa canadese nel 2017 dovrebbe segnare un nuovo record per il Paese. La produzione del 2015 si era attestata intorno agli 85mila acri (circa 35mila ettari), mentre nel 2016 c’era stata una flessione con superfici coltivate comprese tra i 30 ed i 50mila acri (tra i 12 ed i 20mila ettari). Per il 2017 la previsione è quella che vengano coltivati a canapa circa 150mila acri che equivalgono ad oltre 60mila ettari.

Il calo dell’anno scorso è dovuto ad un eccesso di semi nei depositi delle aziende agricole che si dedicano alla canapa alimentare ma ora il mercato è di nuovo in crescita per l’aumento della domanda di prodotti a base di canapa. Altro motivo della sovrapproduzione canadese è l’aumento della resa dei campi coltivati che sono passati da 600/800 libbre per acro (equivalente a circa 500/700 chilogrammi per ettaro) a circa 1000 libbre (900 chilogrammi per ettaro).

Uno dei motivi del nuovo sviluppo dell’industria della canapa in Canada è la recente esportazione di semi in Corea del Sud: “Siamo passati da esportazioni di semi del valore di 600mila dollari ai 45 milioni di dollari di quest’anno”, ha infatti spiegato il presidente della Canadian Hemp Trade Alliance Russ Crawford.

La Corea del Sud ha manifestato interesse per i semi di canapa dopo la loro comparsa nei negozi del Paese. Poi, improvvisamente, i coreani hanno cominciato ad acquistare grandi quantità di canapa in sostituzione dell’olio di pesce di cui sono grandi consumatori. Secondo Crawford la richiesta della Corea del Sud ha cambiato l’industria della canapa perché il Canada in precedenza per le esportazioni si basava quasi interamente sul mercato degli Stati Uniti.

Ora le vendite della Corea del Sud si sono stabilizzate, ma il mercato potrebbe essere un trampolino di lancio per vendere semi di canapa ed alimenti derivati in Giappone, Taiwan, Thailandia e Cina. Kendra Meier, direttore di Hemp Genetics International, ha sottolineato che “l’Asia è un’opportunità ma anche che il mercato del Nord America è in continua crescita”.

In Canada la canapa è una valida opzione per i coltivatori perché da contratto di produzione vengono riconosciuti 78 a 85 centesimi per libbra (da 0,55 a 0,60 euro per circa 450 grammi). Se un produttore raggiunge 1.000 libbre per acro (450 chilogrammi per mezzo ettaro), genera un rendimento lordo di circa 800 dollari per acro e quindi di circa 1600 dollari per l’equivalente di un ettaro. I rendimenti a canapa organica sono, potenzialmente, molto più alti: i contratti per canapa organica prevedono 1,85 dollari per libbra, più del doppio.

Altra importante notizia per i coltivatori di canapa canadesi è che a partire dal novembre 2016 il governo federale ha facilitato i regolamenti ed i test necessari per la coltivazione di canapa industriale. Il ministero della Salute canadese chiedeva infatti ai coltivatori di avere una licenza di produzione e di mostrare i propri precedenti penali: anche il test del THC era parte integrante della normativa.
Ora la situazione è cambiata: i coltivatori di canapa industriale saranno in grado di scegliere i campi al momento della semina; prima dovevano identificare i campi e informare il governo prima della semina. Una sola licenza coprirà tutte le attività di coltivazione, riducendo il numero di licenze. Il requisito dei test sul THC per la maggior parte delle varietà di canapa è stato eliminato, a condizione che la varietà sia presente in un elenco di cultivar approvate. La data di scadenza della licenza è stata estesa fino a marzo dell’anno successivo per consentire la vendita dei prodotti coltivati ​​nel corso dell’anno precedente e le domande saranno accettate elettronicamente via e-mail.

Redazione di canapaindustriale.it

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