Una festa della semina a Taranto dedicata alla canapa, nella città impegnata a combattere l’inquinamento dell’Ilva anche con questa pianta. Il progetto di combattere i terreni inquinati nelle vicinanze dell’Ilva nasce da lontano quando Vincenzo Fornaro, dopo aver visto abbattere le proprie pecore e capre perché contaminate da diossina, grazie al supporto di CanaPuglia e Abap decise di seminare canapa per disinquinare i terreni e dare un nuovo futuro alla masseria.
Il progetto mirava, nel giro di pochi anni, a circondare il polo siderurgico con una green belt (cintura verde) di canapa. L’idea era quella di coinvolgere le diverse aziende agricole vicine, i cui terreni sono nelle immediate vicinanze dell’Ilva, per avviare la fitodepurazione, tecnica e meccanismo naturale grazie al quale diverse piante (Canapa, Cotone, Lino, etc.) contribuiscono alla bonifica di siti contaminati, producendo nel contempo materia prima utile nel settore non alimentare (edilizia, energia, biocompositi, etc.)
Una storia che ha fatto il giro del mondo e che è stata riportata da importanti testate internazionali e che oggi viene portata avanti insieme al CIP (Canapa info point) di Taranto che ha organizzato una festa della semina presso la masseria per il prossimo 22 aprile a partire dalle 11 di mattina.
“La festa della semina è una giornata dedicata interamente alla semina della canapa e al rito annuale dedicato alla Dea Demetra che ci accoglie ed assiste fino al giorno del raccolto”, spiegano i ragazzi del Cip sottolineando che: “La giornata sarà dedicata alla pianta della canapa ed il suo mondo a 360 gradi. Inizieremo alle 11:00 con un buon Canapa caffè da gustare a colazione per poi fare una passeggiata con visita guidata alla Masseria Carmine nei suoi splendidi giardini. Verso l’ora di pranzo degusteremo prodotti alimentari a base di farina, semi ed olio di canapa per poi giungere al pomeriggio con la presentazione di un libro, e alla sera con musica, danze e concerti”.
Intanto il Cip di Taranto è impegnato nel progetto “Adotta un ettaro“, per perseguire la bonifica ambientale dei terreni inquinati. “Mentre continua la mattanza di animali contaminati dalla diossina nei terreni vicini all’Ilva di Taranto, cittadini ed associazioni cercano di trovare delle soluzioni concrete a partire dal quel nobile vegetale chiamato Canapa” spiegano i ragazzi che partecipano al progetto, sottolineando che sono gli ultimi giorni utili per partecipare al crowdfunding.
Fonte: dolcevitaonline.it