Era il 4 agosto quando i carabinieri decisero di sequestrare un campo di canapa industriale legalmente coltivato, dopo una segnalazione arrivata da un cittadino che è rimasto anonimo. Operazione definitivamente conclusa l’11 di agosto, quando, dopo i risultati delle analisi, il campo è risultato completamente in regola. Non erano bastate la copia dei cartellini della semente e le fatture d’acquisto che l’agricoltore aveva mostrato alle forze dell’ordine e quindi il passo successivo sono state le analisi: 4 delle 5 piante analizzate avevano un contenuto di THC pari allo 0 % ed una dello 0,1%. Immediatamente il campo è stato dissequestrato e il coltivatore ha avuto la comunicazione che la procedura si sarebbe conclusa immediatamente senza nessuna ripercussione.
Ma, come fa notare la testata locale bellunopiu.it, qualche ripercussione questa storia potrebbe generarla. “Il campo, rimasto sotto sequestro una settimana, non è passato inosservato agli occhi dei passanti (ricordiamo che si trova sulla strada) e sappiamo quanto notizie del genere possano essere all’ordine del giorno in bar o strade di paese, specie poi se il campo è stato additato come piantagione di cannabis da chi avrebbe dovuto prima di fare illazioni, chiedere cosa stesse combinando il coltivatore e attendere i risultati delle analisi. Al momento nessuno sa se a Fortogna, il prossimo anno, ci sarà ancora un campetto di canapa“.
Arrivando a scrivere che: “E’ un errore permettere che i residui del proibizionismo ostacolino a lungo il processo di riappropriazione di una coltivazione che ha la possibilità di offrire un concreto sviluppo al nostro paese e al nostro territorio”.
Redazione di canapaindustriale.it