La pianta dalle mille virtù si prende la sua ennesima doppia rivincita: oltre a crescere rigogliosa dal nord al sud del Paese, lo fa come testimonianza di legalità in una terra martoriata dalla camorra, portando sostenibilità e natura dove prima comandava la violenza. È un progetto nato da Campanapa, cooperativa nata 2 anni dall’unione di diverse aziende agricole che avevano già una lunga esperienza nel settore e che ha associato anche operatori nel settore sociale che si occupano del recupero dei beni confiscati alla camorra.
I campi confiscati a Casal di Principe e Santa Maria la Fossa sono stati affidati alla Cooperativa femminile “Nuova Terra Verde” e all’associazione “Nero e non solo”, dopo il progetto “La Terra dei cuori”, un crowdfunding portato avanti da giovani campani che vivono in Inghilterra attraverso una campagna di sensibilizzazione sul tema della Terra dei Fuochi. Qui la canapa, oltre a creare reddito in una regione votata alla sua coltivazione per tradizione, può essere utile per bonificare i terreni inquinati grazie alle sue proprietà fitodepurative. Di questo la cooperativa ne ha parlato lo scorso marzo al Parlamento europeo direttamente a Bruxelles dove hanno preso la parola alla conferenza The Multiple Uses Of Hemp.
“La questione ambientale e quella della terra dei fuochi per noi è molto importante”, ci ha raccontato il
presidente di Campanapa, Francesco Pedicini, “soprattutto per chi come i nostri associati e agricoltori del casertano, vivono quotidianamente sulle proprie teste”.
Intanto la cooperativa su un potenziale di 1000 ettari, sta coltivando canapa in modo sperimentale su circa 50 ettari. Oltre alla sperimentazione agronomica portata avanti nel tempo, è stato chiuso un protocollo di intesa con ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) insieme alle università di Benevento e Napoli per sviluppare dei prodotti per il settore. Un altro progetto avviato riguarda il tessile: il problema riscontrato è la trasformazione e stiamo avviando una progettazione per creare impianti innovativi.
Mario Catania