Nuovi mercati da aggredire, innovazione, esempi virtuosi. Lo scorso 5 e 6 giugno i principali attori della filiera della canapa industriale si sono ritrovati a Colonia, in Germania, per la sedicesima edizione della EIHA Hemp Conference, la Conferenza europea dell’industria della canapa.
La manifestazione, che quest’anno ha visto oltre 410 partecipanti provenienti da 49 paesi del mondo, è iniziata con i saluti dei vertici di EIHA e proseguita con interventi di personalità come Steve Bevan (presidente dell’americana GenCanna), Paul Benhaim (ceo di Elixinol Global) e Kehrt Reyher (Hemp today).
Tutti hanno spiegato le potenzialità della canapa nel mercato attuale, che a cominciare dalla domanda di cibo e cosmetici, sta crescendo in tutto il mondo. In Europa infatti quest’anno verrà coltivata un’area complessiva di quasi 50mila ettari, un vero e proprio record (sarebbe un aumento di 17mila ettari rispetto ai 33mila del 2016, ndr). Fra i paesi dell’Ue, la Germania rimane il primo paese nelle cure farmacologiche con prodotti a base di Thc (giro d’affari di 6 miliardi nei prossimi dieci anni) mentre in Grecia, dopo l’approvazione della cannabis per uso medico, le vendite cresceranno di circa di quasi 2 miliardi. Fuori dal nostro continente c’è chi fa di più.
Il Canada, mercato performante, si è posta l’obiettivo è di raggiungere un fatturato di 1 miliardo di dollari entro il 2023. Negli Stati Uniti lo stato del Kentucky ha lanciato “Make Hemp Great Again” (che ricorda lo slogan elettorale di Donald Trump), programma pilota per studiare gli impatti ambientali e le ricadute economiche della canapa. La Cina, seconda economia del mondo, dopo essersi imposta nella tecnologia avanzata si sta potenziando nell’industria tessile della canapa.
L’innovazione invece è stata la protagonista nel secondo e ultimo giorno della conferenza. Dal palco si sono alternati relatori importanti che hanno illustrato nuovi settori produttivi per la canapa come la produzione di materiali biocompositi e il food-processing. Fra gli speaker anche Giuseppe Cannazza del Comitato Scientifico di Federcanapa. Oltre ai discorsi, la conferenza è stata un’occasione di visibilità per le imprese che hanno potuto pubblicizzare il proprio marchio e le proprie attività negli spazi espostivi.
Come ogni anno la giuria ha decretato i tre prodotti più innovativi che si sono aggiudicati il premio “Hemp Product of the Year 2019”. Il primo posto è andato a Biolite, trolley ideato dall’azienda svedese Trifilon AB, in polipropilene rinforzato con fibre di canapa al 30%. Secondo posto per Absolute HempProtein, polvere di proteine estratte dalla canapa e 100% naturale. Il sapore ricorda quello della nocciola e è il colore è bianco. Dal gusto cremoso è ottima per frullati o come crema su cibo dolce. Al terzo posto si è collocata la crema viso Hemptouch Balancing Face Cream, prodotto dalla slovena Hemptouch d.o.o. Il prodotto contiene tre estratti di canapa: idrolato di canapa, cannabidiolo (CBD) e olio di semi di canapa. L’idrolato di canapa ha proprietà antimicrobiche, restringe i pori e leviga la pelle, mentre l’estratto di CBD aiuta a controllare la secrezione di sebo in eccesso e l’acne. L’olio di semi di canapa a sua volta nutre e restituisce luminosità alla pelle.
Matteo Melani