L’Ecobonus al 100%, noto anche come Superbonus, funziona anche per gli interventi effettuati con canapa e calce. Parliamo dell’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Il decreto è stato convertito in legge il 17 luglio. E finalmente ad agosto sono state rese note le linee guida che regolano il tanto atteso Ecobonus 110. Un’occasione importantissima per tutto il comparto della bioedilizia in canapa. Negli ultimi anni il settore è decollato e questa occasione può spingerlo davvero lontano. Le proprietà della canapa per quanto riguarda coibentazione e salubrità sono ormai note da tempo, ma solo negli utlimi anni sempre più aziende e professionisti si sono convinti a intraprendere progetti importanti.
– Condomìni.
– Persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento.
– Istituti autonomi case popolari (IACP) o altri istituti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”.
– Cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
– Onlus e associazioni di volontariato.
– Associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.
Il Superbonus spetta in caso di:
– interventi di isolamento termico sugli involucri.
– Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni.
– Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti.
– Interventi antisismici: la detrazione già prevista dal Sismabonus è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Per i limiti di spesa consultare la tabella n. 4 contenuta nella guida – pdf.
Oltre agli interventi trainanti sopra elencati, rientrano nel Superbonus anche le spese per interventi eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico. Si tratta di
– interventi di efficientamento energetico.
– Installazione di impianti solari fotovoltaici.
– Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
Per conoscere i dettagli su tutti gli interventi agevolabili consultare la guida – pdf.
La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
La cessione può essere disposta in favore:
– dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi;
– di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti);
– di istituti di credito e intermediari finanziari.
I soggetti che ricevono il credito hanno, a loro volta, la facoltà di cessione.
Abbiamo parlato di ecobonus 110 e canapa con Gilberto Barcella, responsabile ricerca e sviluppo e direttore tecnico di Senini srl, azienda leader nella produzione italiana di blocchi, pavimenti e cordoli che di recente sta investendo molto nella canapa e calce.
L’ecobonus prevede l’efficientamento degli edifici: è stato confermato che il miglioramento energetico deve comprendere almeno due classi energetiche?
“Sì, la ristrutturazione deve migliorare l’edificio di due classi energetiche. Non è un’obiettivo difficile da raggiungere soprattutto per le case con una classe bassa. Con il rifacimento del cappotto, gli infissi e l’isolamento del tetto ci si arriva facilmente”.
Quali sono gli interventi per i quali è possibile richiedere la detrazione al 110%
“Cappotti, isolamenti, pompe di calore, pannelli solari, caldaie a condensazione: più in generale tutto quello che migliora l’edificio dal punto di vista dell’efficienza energetica. Il tecnico specializzato compie unì’analisi dello stato di fatto dell’edificio e individua le migliorie”.
L’ecobonus per le abitazioni è utilizzabile anche per le case costruite in canapa e cale?
“In teoria sì, l’ecobonus infatti non ha limiti per tipologia costruttiva, in pratica però no perchè, quando costruisci una casa in canapa e calce con un muro di 30cm di spessore e un tetto di 24cm, innanzitutto è difficile alzare di due livelli la classe energetica. Le nostre case nascono in classe A4 o quasi passive. Ma l’operazione sarebbe inutile: per abbassare la curva del calore basterebbero 6 cm di spessore. Nel caso delle case in canapa e calce gli spessori sono già sovradimensionati. Fare un ulteriore cappotto sarebbe uno spreco. Quindi si potrebbe in teoria, ma non serve e potrebbe non essere così semplice a partire dalle super performance che queste case già dimostrano”.
I cappotti in canapa e calce possono quindi rientrare nelle regole dell’econbonus?
“Assolutamente sì. Le performance di questo materiale permettono il miglioramento delle due classi energetiche, laddove serva assieme anche al rifacimento dei serramenti o l’isolamento del tetto”.
Avete già ricevute richieste?
“Sì, moltissime. Contando che già a marzo e aprile avevamo tante richieste, almeno 2 o 3 richieste di preventivi al giorno, prima dell’ecobonus. Quando hanno comunicato la decisione per l’ecobonus abbiamo avuto un vero e proprio boom di richieste. Persone che avevano scartato l’idea perché non potevano permetterselo ci hanno ricontattato”.
L’ecobonus è usufruibile solo per le ristrutturazioni?
“In teoria sì perché devi migliorare qualcosa che già esiste, si tratta di efficientamenti di case esistenti. In pratica c’è la possibilità di mettere insieme ecobonus con sismabonus, e quindi la possibilità di demolire l’edificio e ricostruirlo. Si potrebbe pensare che un’opzione del genere non sia una scelta economicamente vantaggiosa, con la somma di ecobonus e sismabonus si arriva ad oltre 140mila euro di credito di imposta per unità abitativa. Demolire e ricostruire costa meno rispetto a ristrutturare nei termini della qualità che puoi raggiungere”.
Per quanto riguarda la salubrità degli ambienti sono due i fattori da prendere in considerazione secondo Barcella. “Uno è il comfort abitativo e l’altro è la gestione di condense e umidità delle murature. Nel momento in cui andiamo a fare un involucro, quindi un efficientamento energetico della casa è importante che questa nuova pelle sia traspirante. L’umidità deve poter traspirare così da non avere problemi di condense o marcescenza. Calce e canapa ha dimostrato nei quarantanni in cui la si è utilizzata di far parte della gamma dei materiali top da questo punto di vista. Nel momento in cui si va a mettere come isolante un termointonaco in calce e canapa all’interno dell’edificio, si crea un ambiente confortevole grazie al fatto che creo un volano igrometrico che regola l’umidità all’interno dell’edificio. Sicuramente usare calce e canapa porta dei vantaggi rispetto a materiali sintetici o naturali che vengono rasati con le classiche colle di resina di gran lunga meno traspiranti dei materiali con la canapa. Calce e canapa è molto performante con l’umidità, con il sale, con l’umidità di risalita, con le condense. Inoltre noi lavoriamo con una nostra miscela brevettata che è composta da calce, canapa e micro-organismi effettivi. Questi ultimi creano creano anidride carbonica nell’ambiente bagnato, e questo accelera i processi di asciugatura della calce e la carbonatazione. Ma non solo, i micro organismi hanno la capacità di equilibrare del microbioma. Avremo quindi un ambiente sanificato dalla calce e dai batteri “buoni” che diffondiamo. Quindi oltre a creare comfort abitativo, sterilizziamo e riequilibriamo la flora batterica degli ambienti”.
Romana De Micheli