“Donne in campo”: il sostegno alle imprenditrici per un’agricoltura di qualità

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Oggi che è la festa della donna, non possiamo non ricordare che in Italia una donna su due non lavora, su 10 dirigenti solo una è donna, il 70% di chi ha perso il lavoro nel 2020 è donna, e che le donne guadagnano in media un quinto in meno rispetto agli uomini. Se la partita tanto auspicata spesso rimane solo sulla carta, il Mipaaf sta rilanciando un’iniziativa per fare in modo che, almeno. per quanto riguarda l’agricoltura, le promesse possano finalmente diventare realtà.

Si tratta della misuraDonne in Campo” gestita da Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare del Mipaaf, per agevolare le imprenditrici agricole in Italia.

“Donne in Campo” permette di avere un mutuo sino a 300mila euro a tasso zero, finalizzato ad investimenti aziendali da garantire con beni immobili del valore pari ad almeno il 120%. Inoltre, l’imprenditrice deve comunque assicurare mezzi propri per il 20% del progetto di investimento.

“Si tratta, in definitiva, di una pratica bancaria vera e propria ma a tasso zero: non un gran vantaggio in questo particolare momento storico di tassi molto bassi che non necessitano di partecipazione a bandi con i suoi vincoli, anche temporali”, spiega il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe L’Abbate, sottolineando che: “D’altro canto Ismea dispone del bando Subentro-Ampliamento che assicura a tutti i giovani d’Italia sostegno per investimenti sino a 1,5 milioni di euro con, in più, un fondo perduto del 35%. Dal confronto tra i due strumenti, pertanto, emerge come il primo sia ad appannaggio esclusivo delle donne non giovani che, peraltro, potrebbero avere una operazione bancaria magari di durata superiore e senza essere costrette a partecipare ad un bando”.

E quindi, visto che la misura è stata rifinanziato con 15 milioni di euro, “La cosa più opportuna sarebbe trasformarla in un ‘voucher garanzia a costo zero’, da affiancare ad una pratica bancaria, con la funzione di agevolare tutti gli investimenti al femminile, senza necessità di mettere i propri terreni a garanzia”, puntualizza L’Abbate.

“In questo modo”, secondo il sottosegretario, “realmente tutte le donne, giovani e meno giovani, avrebbero un plus da poter utilizzare per la crescita dell’azienda agricola che conducono. Il ‘Voucher Garanzia’ avrebbe un costo inferiore per il bilancio dello Stato di ‘Donne in Campo’ offrendo benefici maggiori: un esempio di efficienza e di corretto utilizzo delle risorse pubbliche. Una misura che auspichiamo, dunque, di emanare nel più breve tempo possibile, con la collaborazione e il supporto del Ministro Stefano Patuanelli, e che seguiremo passo passo nella sua applicazione, dialogando con gli istituti finanziari che devono percepire e saper interpretare l’interesse pubblico nella concessione di tali finanziamenti. Solo così potremo dire che diamo veramente un sostegno concreto alle imprenditrici per consentire a tutte loro di impegnarsi per una agricoltura di qualità”.

Redazione di Canapaindustriale.it

 

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