La canapa si sta facendo strada anche nel mondo della cosmetica, soprattutto dopo che il CBD di derivazione naturale è stato ammesso come ingrediente in Europa.
Dopo aver fatto valere le sue proprietà in ambito medico, alimentare ed edilizio, questa pianta dalle mille risorse è ora una delle nuove protagoniste del settore beauty, tra make up e soluzioni per la cura personale, ma la vera novità arriva dalla Cina.
L’olio di semi di canapa e gli estratti dei fiori di canapa sono già ampiamente utilizzati nei cosmetici e nei prodotti per la salute e il benessere di pelle e corpo, ma uno studio di un team della Sichuan University ha provato a compiere un ulteriore passo in questa direzione.
Prendendo come esempio la cellulosa micro-fibrillata derivata da altre piante, i ricercatori hanno ipotizzato una prima potenziale applicazione nel settore della salute e della bellezza anche di quella derivata dalla canapa. Il risultato è un fondotinta liquido con un ingrediente base ricavato proprio dal gambo della pianta. Secondo il team, questo nuovo prodotto avrebbe numerosi aspetti positivi e potrebbe presto declassare il make up tradizionale.
Realizzato con nanocristalli di cellulosa di canapa, la nuova base permetterebbe di escludere ingredienti come l’olio minerale o l’ossido di titanio, molto diffusi nei prodotti beauty tradizionali. Questo non solo aiuterebbe a ridurre i danni al film protettivo della pelle durante l’utilizzo, ma permetterebbe anche a chi lo applica di non usare detergenti troppo aggressivi al momento della detersione, che sono tra le principali cause di irritazione, sensibilità cutanea e rosacea.
Durante i test, dimostrando un’adesione simile al fondotinta convenzionale, la formula alla canapa ha mantenuto una lucentezza stabile e colori uniformi per nove ore. L’analisi ha mostrato inoltre che le prestazioni del prodotto a base di canapa sono pari a quelle del fondotinta convenzionale in termini di copertura della pigmentazione del viso e dell’acne.
Non solo, gli scienziati hanno affermato anche che, secondo l’osservazione dermoscopica, il fondotinta a base di canapa ha lasciato meno residui rispetto al prodotto convenzionale dopo essere stato pulito con un semplice dischetto di cotone, questo perché il fondotinta di canapa rimane sulla superficie della pelle mentre quello convenzionale penetra nel derma, il secondo strato di pelle, rischiando di danneggiarlo.
“Con le sue caratteristiche emulsionanti e con i suoi stabilizzanti naturali, la cellulosa di canapa potrebbe giocare un ruolo importante nell’industria cosmetica”, ha spiegato il team di ricerca durante la presentazione della nuova formulazione. “Nel mondo beauty è oggi fondamentale trovare una nuova composizione che eviti i danni alla barriera cutanea causati, tra le altre cose, da una pulizia spesso troppo aggressiva. Non solo, la cellulosa agisce come assorbente e ha azione metabolica, esattamente come avviene durante la digestione, quindi, con l’eliminazione del fondotinta a base di canapa si assiste anche alla rimozione del sebo in eccesso e degli inquinanti atmosferici depositati sulla superficie della pelle”.
Il fondotinta, quindi, potrebbe essere solo il primo di una nuovissima, rivoluzionaria e più sana serie di prodotti beauty a base di canapa.
Come anticipato, però, il mondo del benessere e della cura della persona sfrutta già le proprietà della canapa. In commercio, infatti, sono disponibili diversi prodotti a base dei suoi derivati, in particolare olio di canapa e CBD.
L’olio di semi di canapa, ricco di Omega 3, Omega 6 e acido linoleico, aiuta a idratare la pelle, rendendola più morbida ed elastica, mentre agisce come un vero e proprio booster per i capelli grazie alla presenza delle vitamine B1 e B2, che ne prevengono la secchezza e la disidratazione e donano lucentezza e vitalità dalle radici alle punte.
Il CBD, invece, ricavato da fiori e foglie, è un potente antiossidante e antinfiammatorio naturale, ideale per la cura della pelle del viso e del corpo e per eliminare rossori, dermatiti e irritazioni, oltre che per ridurre le piccole imperfezioni grazie allo stimolo della rigenerazione cellulare.
Martina Sgorlon