La bioplastica di canapa sarà disponibile anche in Italia e in Europa grazie ad un accordo firmato da un’azienda italiana, la LATI, con la Hemp Plastic Company americana, per rifornire il mercato europeo. Finalmente c’è un’alternativa alla plastica derivata dal petrolio.
LATI Industria Termoplastici, leader nei compound termoplastici autoestinguenti e ad alte prestazioni con sede a Vedano Olona (VA), e The Hemp Plastic Company, fornitore leader di plastiche di canapa sostenibili con sede in Colorado (USA), hanno firmato un accordo per la distribuzione di una nuova linea di plastiche ecologiche di canapa firmata The Hemp Plastic Company. Ecco di cosa si tratta.
L’italiana LATI Industria Termoplastici, uno dei più importanti produttori europei di termoplastici tecnici per uso ingegneristico, riconferma il suo impegno verso l’ambiente e verso un futuro più verde con un nuovo progetto in collaborazione con la statunitense The Hemp Plastic Company.
Obiettivo dell’accordo sarà la distribuzione all’interno del mercato europeo di compound ecologici in grado di rispondere alle esigenze tecniche, di approvvigionamento e di sicurezza dei diversi settori industriali. La particolare bioplastica di canapa al centro dell’accordo potrà infatti essere utilizzata in differenti settori dell’industria, fornendo così ai diversi segmenti del mercato una valida alternativa, più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, alle plastiche derivate dal petrolio. Una scelta, questa, in perfetta sintonia con la filosofia dell’azienda e con la sua vocazione verso l’economia circolare e la sostenibilità.
Da anni, infatti, LATI Industria Termoplastici è impegnata a proporre alternative alle plastiche basate esclusivamente su fonti non rinnovabili, puntando a soluzioni con un minore impatto ambientale. La nuova proposta realizzata in collaborazione con l’azienda statunitense andrà ad affiancare la già vasta gamma LATI, che comprende oggi prodotti sostenibili come i compound a base di polimeri provenienti dal riciclo meccanico o chimico o da fonti rinnovabili.
“La sostenibilità è da sempre un valore fondamentale per LATI che guida il modo di condurre il business e di relazionarsi con tutti gli stakeholder”, ha dichiarato Vittorio Gerola, Direttore Commerciale di LATI. “Grazie alla partnership con The Hemp Plastic Company forniamo un’ulteriore soluzione agli obiettivi di sostenibilità dei nostri clienti, e alla riduzione delle emissioni di carbonio”.
“Siamo lieti di lavorare con LATI per portare la nostra linea di polimeri di canapa ecologici sul mercato europeo”, ha aggiunto Glen Kayll, CEO di The Hemp Plastic Company. “La canapa è uno dei più grandi assorbitori naturali di carbonio in natura, e insieme a un leader come LATI, possiamo accelerare la transizione dei nostri clienti verso alternative sostenibili che riducono la plastica e le emissioni di carbonio e sono convenienti, disponibili in volume e relativamente semplici da implementare”.
Il nuovo accordo tra LATI e The Hemp Company si inserisce inoltre in un settore e in un ambito di ricerca, quello della bioplastica, che prova a rispondere a una necessità sempre più forte nel mondo dell’industria: quella della riduzione delle plastiche originate da fonti non rinnovabili e che spesso si disperdono nell’ambiente inquinando interi ecosistemi.
Secondo un recente rapporto del World Economic Forum (WEF) sono infatti circa 150 milioni le tonnellate di plastica negli oceani o nelle risorse idriche e una grande percentuale, ridotta a microplastiche, viene poi ingerita e assimilata dagli organismi viventi, esseri umani compresi. A confermarlo è anche uno studio condotto per il WWF dai ricercatori dell’Università australiana di Newcastle, secondo il quale ogni essere umano ingerisce circa 5 grammi di micro-particelle plastiche a settimana, per un totale di 250 grammi ogni anno.
La collaborazione tra LATI e The Hemp Company potrebbe così contribuire alla limitazione del problema intervenendo alla radice e aiutando i diversi settori a ridurre al minimo l’utilizzo di plastica fornendo un’alternativa valida, sostenibile e lungimirante.
Martina Sgorlon