Il Consiglio di Stato in Francia si è espresso ieri, dando ragione alle aziende di settore e sospendendo, almeno per il momento, il divieto di vendita e consumo di fiori e foglie di cannabis che contengono alti livelli di CBD.
Dopo giorni davvero complessi per tutto il settore, il Consiglio di Stato ha finalmente deciso questo lunedì sera di invalidare la controversa decisione del governo presa il 30 dicembre scorso attraverso la nuova ordinanza che regola la cannabis in Francia.
“Il giudice del Consiglio di Stato ritiene che ci sia un serio dubbio sulla legalità di questa misura di divieto generale e assoluto a causa del suo carattere sproporzionato”, si legge nel testo. La decisione del Consiglio di Stato, presa a seguito di un’audizione il 14 gennaio, rileva diverse incongruenze. Non risulta che i fiori e le foglie di cannabis sativa L. con un contenuto di THC inferiore allo 0,3% presenterebbero un grado di nocività per la salute tale da giustificare una misura di divieto totale e assoluto: questa soglia è precisamente quella ritenuta dallo stesso decreto impugnato per caratterizzare le piante di cannabis autorizzate alla coltivazione, importazione, esportazione e uso industriale“, ha scritto la corte.
Secondo Liberation si tratta di un vero e proprio schiaffo al governo.
“Per noi, questa era una spina nel fianco, eravamo al limite e metteva in discussione l’intero settore. L’orizzonte si sta schiarendo ma tutto resta da fare”, ha detto Aurélien Delecroix, presidente del sindacato della canapa.
“Il ministero ha cercato di difendere un argomento di salute pubblica che in ogni caso non ha retto”, ha detto Uzan-Sarano, avvocato del sindacato della canapa, parlando all’AFP.
Xavier Pizarro, un avvocato dell’Unione dei professionisti della CBD, ha accolto la decisione come prova di una padronanza del diritto europeo, sostenendo che il governo voleva fare una mossa politica.
Nel novembre 2020, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che il divieto di CBD in Francia era illegale in nome del principio della libera circolazione delle merci. La Corte di giustizia europea ha stabilito che il CBD non ha effetti nocivi sulla salute e non può essere considerato uno stupefacente.
La Cour de Cassation, la più alta corte francese, ha seguito l’esempio in giugno, stabilendo che qualsiasi CBD prodotto legalmente nell’UE può essere venduto in Francia.
Redazione di Canapaindustriale.it