Nel Regno Unito per il futuro agricolo, economico e ambientale, hanno scelto di puntare forte sulla canapa, a partire dall’implementazione delle coltivazioni, dallo studio delle varietà e dei prodotti che si possono ottenere nei settori più disparati della canapa industriale sottolineando la forte valenza economica dell’operazione e i potenziali risvolti ambientali.
Le intenzioni future vengono messe nero su bianco all’interno del rapporto governativo dedicato al “Programma d’innovazione sulle materie prime da biomassa”, dove, oltre alle alghe e al miscanto, è stata dedicata un’ampia sezione alla canapa.
Per quanto riguarda la pianta delle meraviglie il progetto prende il nome di “Hemp 30” con un sottotitolo molto esplicativo: catalizzare un cambiamento di passo nella produzione e nell’utilizzo della canapa industriale come coltura di bioraffinazione nel Regno Unito. La prima fase è stata condotta dall’Università di York con l’obiettivo di “accelerare una forte espansione della coltivazione, del raccolto e dell’utilizzo della canapa industriale come coltura del Regno Unito negli anni 2020 e 2030”.
“Attualmente”, scrivono dall’Università di York, “il Regno Unito coltiva circa 800 ettari di canapa industriale. Hemp-30 cercherà di sviluppare e attuare una strategia decennale per aumentare la quantità coltivata di almeno 100 volte, fino a raggiungere 80mila ettari all’anno, rendendo la canapa industriale una delle principali colture del Regno Unito. Questo aggiungerà 700 milioni di sterline (oltre 800 milioni di euro) all’economia del Regno Unito e sequestrerà o sostituirà 1 milione di tonnellate di anidride carbonica ogni anno.
Ora si apre la fase 2 del progetto, che durerà 3 anni e svilupperà le innovazioni legate alla canapa industriale che rientrano in quattro aree principali:
(1) Selezione di nuove varietà di canapa industriale e moltiplicazione dei semi – l’Università di York ha creato una piattaforma di selezione rapida delle piante di canapa che è stata utilizzata per sviluppare nuove varietà di canapa e garantire i diritti di riproduzione delle piante. Il progetto svilupperà una pipeline di nuove varietà di canapa con caratteristiche di valore commerciale da utilizzare insieme a un’importante espansione delle cultivar esistenti. Prove sul campo in più siti e moltiplicazione delle sementi andranno di pari passo con lo sviluppo di nuove varietà.
(2) Sviluppo di nuove metodologie per aumentare la resa di biomassa di canapa per ettaro – il progetto dimostrerà una tecnologia di raccolta innovativa per una raccolta efficiente della canapa industriale dal campo. Inoltre il progetto valuterà l’uso di nuovi trattamenti biologici e chimici per aumentare la resa in biomassa della canapa industriale.
(3) Dimostrazione di tecnologie innovative di lavorazione della canapa in azienda – il progetto valuterà l’uso di tecnologie di lavorazione della canapa industriale legate a (1) bioenergia; (2) materiali da costruzione e (3) fibre per tessuti, tutte potenzialmente localizzabili in aziende agricole che coltivano canapa industriale.
(4) Sviluppare le catene di approvvigionamento, di valore e di innovazione del Regno Unito per la canapa industriale – il progetto svilupperà un programma completo di reti, materiali di comunicazione e condivisione di informazioni che affronterà le disconnessioni tra le parti interessate nella catena di valore della canapa industriale.
Queste innovazioni contribuiranno a far cambiare passo alla coltivazione della canapa e allo sviluppo dei prodotti nel Regno Unito, in linea con la tabella di marcia decennale.
Le discussioni con gli stakeholder della filiera durante la Fase 1 indicano un potenziale di crescita significativo in tre mercati chiave:
– Come materia prima per la produzione di bioenergia attraverso la combustione della biomassa, la digestione anaerobica e la produzione di bioetanolo di seconda generazione.
– Come ingrediente chiave di materiali da costruzione a base biologica come l’Hempcrete e i pannelli di fibra a base di canapa.
– Come fibra di alta qualità nella produzione di tessuti e non tessuti, in particolare come sostituto delle salviette contenenti plastica.
Redazione di Canapaindustriale.it