La cannabis light alla Camera dei deputati riunisce l’opposizione

CBD e cannabis light //
In questo articolo
1 / Canapa industriale tra potenziale economico e repressione
2 / Cannabis light: il mercato che cresce di più nell'agricoltura e vendite al dettaglio ma anche il settore più criminalizzato
3 / Cannabis light alla Camera: gli interventi dei parlamentari

La politica torna ad occuparsi di canapa grazie a un’iniziativa coordinata da Canapa Sativa Italia e Meglio Legale che hanno organizzato una conferenza alla Camera dei deputati per sottolineare l’emergenza in cui versa il settore, in particolare quello della cannabis light, vessato da continui processi e sequestri.

Se l’unico cenno del governo su quello che sarebbe un vero e proprio comparto agroindustriale che a regime avrebbe potuto portare all’Italia un fatturato di 500 milioni di euro l’anno e migliaia di posti di lavoro è stato rispolverare una vecchia proposta di legge per cercare di proibire l’uso delle infiorescenze, le opposizioni hanno risposto all’appello delle associazioni con diversi parlamentari provenienti dai vari schieramenti.

Canapa industriale tra potenziale economico e repressione

L’occasione è stata quella di presentare il report CANNABIS INDUSTRIALE: TRA POTENZIALE ECONOMICO E REPRESSIONE, redatto dalle due associazioni, con l’intervento nella discussione nella discussione – insieme ad Antonella Soldo (Meglio Legale) e Mattia Cusani (Canapa Sativa Italia) – degli Onorevoli Riccardo Magi (+Europa), Elly Schlein (PD), Marco Furfaro (PD), Rachele Scarpa (PD), Chiara Appendino (M5S), Davide Aiello (M5S) e Giulia Pastorella (Azione).

Cannabis light: il mercato che cresce di più nell’agricoltura e vendite al dettaglio ma anche il settore più criminalizzato

E’ stato sottolineato che si tratta del “mercato più in crescita degli ultimi anni dell’agricoltura italiana e della vendita al dettaglio. Dal 2016, anno in cui è entrata in vigore la legge che disciplina la filiera della canapa, sono sorti oltre 12mila posti di lavoro con un’età media di impiego di meno di 35 anni.Un’industria che, grazie a poderosi investimenti da parte di imprenditori, sostiene e promuove l’agricoltura, il commercio, il lavoro e l’imprenditoria giovanile, oltre che i territori delle Isole e del Sud d’Italia”.

A sei anni dall’entrata in vigore della legge 242/2016, che disciplina la produzione e il commercio della canapa industriale, però il settore è sempre più incerto. Il tempo trascorso non ha reso stabile questo comparto, altresì le imprese agricole e commerciali risentono delle interpretazioni errate e dei vuoti legislativi che ne compromettono la crescita.

“È in discussione la Legge di Bilancio, ma c’è un grande assente, un tema fondamentale per l’economia italiana: la canapa industriale. Ci sono migliaia di imprese agricole impegnate, è un settore che ha un volume di crescita potenziale vastissimo, ma tuttavia è il più criminalizzato dell’economia italiana. Un tabù ideologico tradottosi in legislativo, serve una modifica rapida che porti alla crescita del Paese” dice Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio legale, associazione che – come ricorda la stessa Soldo – “Riceve una media di quattro segnalazioni a settimana da imprenditori costretti a chiudere la propria attività” come accaduto alla prima impresa italiana che ha investito nel settore, quella di Luca Marola, che oggi si trova a fronteggiare un enorme processo.

Cannabis light alla Camera: gli interventi dei parlamentari

L’Onorevole Riccardo Magi (+Europa), da tempo impegnato sul tema, ha sottolineato come serva un chiarimento giuridico ma anche politico: “Se fosse stato un altro settore, con lo stesso numero di occupati, si sarebbe intervenuti immediatamente con un decreto. Qui invece c’è stato un abbandono che ha portato a vere persecuzioni. Quando la Germania, il primo mercato europeo, avrà legalizzato ci accorgeremo del ritardo, ci avranno sorpassato con una legge di ragionevolezza”.

Per il Partito Democratico erano presenti Elly Schlein, Marco Furfaro, Rachele Scarpa: tutti sulla stessa linea per proporre tempestivamente delle modifiche che possano portare a un maggiore sviluppo del settore della canapa industriale. “Ci sono imprenditori e imprenditrici che hanno necessità di una certezza. I numeri del report sono significativi: molti posti di lavoro e molti giovani, tante imprese al Sud. È necessario un passo avanti per uno sviluppo sano e stabile del store. Abbiamo perso l’occasione, anche con maggioranze più favorevoli, di fare un passo avanti. Se queste non sono le posizioni ufficiali dei nostri partiti, rendiamole le posizioni ufficiali.” ha detto la candidata alla Segreteria del PD Schlein.

Presenti anche Chiara Appendino e Davide Aiello del Movimento 5 Stelle.  “C’è una enorme potenzialità di crescita ma c’è un vuoto legislativo la nostra forza politica ha il dovere di provare a colmarlo” ha dichiarato Chiara Appendino.

“Dobbiamo staccare la parte ideologica da quella fattiva, chiarire le zone grigie di questa legge e proporre soluzioni” è intervenuta l’On. Giulia Pastorella di Azione.

Redazione di Canapaindustriale.it

 

Altri articoli che potrebbero interessarti...