Più di un secolo di sfrenata “guerra alla droga” che in Europa si è tradotta con una guerra alla cannabis senza se e senza ma, sono difficili da smaltire e lo vediamo quotidianamente in Italia, dove la questione cannabis light, con livelli di THC sotto i limiti di legge, viene trattata dai politici di destra con gli stessi slogan che in Usa la propaganda proibizionista usava negli anni ’30.
Ma ci sono Paesi che sono messi pure peggio e che continuano a mantenere politiche rigidissime su tutta la pianta, come nel caso di Singapore.
Di recente infatti, un venditore che aveva messo in vendita uno snack contenete semi di canapa, tra i più nutrienti che ci siano e che se assunti regolamrmente fortificano il sistema immunitario progettando l’organismo a vari livelli, è stato costretto a dal mercato a causa della posizione presa dell’autorità antidroga del Paese.
“Qualsiasi prodotto derivato dalla pianta di cannabis sativa o dai suoi semi può contenere droghe controllate come il THC, nonostante le etichette del prodotto indichino diversamente”, ha sentenziato il Central Narcotic Bureau, l’inflessibile autorità antidroga. D’altronde, nell’agosto scorso, un uomo ritenuto responsabile di spaccio di cannabis è stato impiccato, giusto per far capire il metro di paragone.
E quindi il Central Narcotics Bureau (CNB) ha ordinato alla società distributrice di ritirare dalla vendita lo snack importato. Si tratta del Power Pack Nuts, che sulla confezione mostra di contenere canapa e omega 3.
“Il nome botanico della pianta di canapa è cannabis sativa. In altre parole, la canapa è cannabis“, ha affermato l’agenzia antidroga, senza ammettere repliche. Sarebbe inutile provare a spiegare che si tratta di un vegetale che l’umanità utilizza da millenni in centinaia di modi e che, grazie alle sue doti, ci permetterebbe di raddrizzare interi sistemi produttivi, rendendoli più sostenibili.
E se la politica di Singapore sulla canapa giustamente scandalizza, noi in Italia non siamo tanto distanti visto che il nuovo governo ha già annunciato una nuova guerra alla cannabis in generale, e a quella light in particolare, mentre in Germania si apprestano a legalizzare quella con alto contenuto di THC.
Redazione di Canapaindustriale.it