Nell’idea dell’azienda sono in canapa i pannelli acustici che rappresentano la più innovativa e sostenibile soluzione dedicata al comfort acustico sul mercato. Sono realizzati con canapulo e calce, solo per uso interno, e applicabili su tutti i tipi di superficie.
La mente dietro a questo progetto è quella di Noa Paul, 31enne israeliana che, arrivata in Val Venosta grazie al programma WOOFF – un progetto di scambio nell’ambito dell’agricoltura ecologica – ha deciso di rimanere in Alto Adige per completare la laurea in design industriale e dedicarsi ad un progetto che avesse al centro l’ambiente.
E così, dopo due anni di ricerca e sviluppo, ha progettato questo materiale a base di canapa che costituisce un’alternativa innovativa, ecologica ed ecocompatibile al mondo dell’edilizia, dell’architettura e dell’interior design. Visto l’interesse suscitato dalla presentazione del progetto, la designer decide di condividere il materiale con il resto del mondo e, dopo un’analisi di mercato, nel 2021 ha avviato il progetto pilota in Italia con Sappa Group, l’azienda che collabora con Schönthaler che già produceva mattoni in canapa e calce.
“Ad oggi il nostro laboratorio si trova in Val Venosta e la produzione è stata realizzata nel sud della Germania, in una piccola fabbrica. Ultimamente stiamo lavorando per cominciare a produrre anche qui in Alto Adige, presso un produttore locale”, ha spiegato Noa ad Altoadigeinnovazione.it, che ha raccontato la sua storia.
Il primo prodotto realizzato è proprio il pannello acustico a base di canapa: “Dotato di un assorbimento acustico ottimale, è realizzato con materiali naturali al 100%, limita al massimo le emissioni di CO2, è naturalmente ignifugo e regola l’aria interna e l’umidità”, sottolinea la designer.
L’idea, alla base del progetto e della filosofia aziendale più in generale, è quella di progettare prodotti sostenibili per l’ambiente domestico, dai mobili ai prodotti complementari per la casa, prestando particolare attenzione ai materiali. Nello specifico, l’azienda si concentra sull’utilizzo della canapa come valida alternativa a materiali più inquinanti.
“Per noi la canapa è uno stile di vita – ha spiegato Noa – oltre ai trucioli dello stelo, utilizziamo anche le fibre, che permettono di produrre carta o tessuti resistenti e durevoli, i fiori e i semi, considerati un superalimento, da cui estrarre oli e ricavare cosmetici ed altro ancora. In questo modo, la pianta è in grado di rispondere ai 3 bisogni fondamentali dell’uomo: casa, vestiti e cibo.”
Redazione di Canapaindustriale.it