Le foglie di canapa non vanno inserite nel catalogo nei Novel food (i cibi che non sono stati consumati in modo massivo prima del 1997) ma in Europa sono considerate come alimento tradizionale e possono quindi essere usate in infusione per tè e tisane.
Lo ha appena comunicato la EIHA, l’associazione europea per la canapa industriale, sottolineando che gli stati membri dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo dopo mesi di discussione sulla proposta presentata dall’associazione.
Questa decisione è in linea con la posizione dell’EIHA secondo cui “le foglie di canapa dovrebbero essere esplicitamente esentate dal catalogo dei nuovi alimenti, consentendo loro di essere autorizzate alla commercializzazione come alimento tradizionale per infusione di erbe. Inoltre, la nuova voce ‘Cannabis sativa L.’ fornisce un elenco più dettagliato di altri prodotti di canapa che sono esclusi dal campo di applicazione del regolamento sui nuovi alimenti”, spiegano dall’associazione con un comunicato.
La voce “Cannabis Sativa L.” nel catalogo dei Novel food della EFSA è stata infatti cambiata in questo modo: “È stata dimostrata una storia di consumo nell’UE anche per l’infusione di foglie di canapa (quando non accompagnate dalle sommità fiorite e fruttifere) consumate come tali o come parte di infusi di erbe. Tali usi non sono quindi nuovi. Solo le varietà di Cannabis sativa L. elencate nel Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole dell’UE (denominate canapa) possono essere utilizzate per l’infusione delle foglie di canapa”.
La modifica del catalogo è stata effettuata il 2 giugno 2023 e ha effetto immediato. Salvo decisione contraria a livello nazionale, le foglie per infusi acquosi saranno consentite sul mercato.
“Sono lieto che l’iniziativa che abbiamo avviato nel 2022 come EIHA abbia portato a un risultato così positivo”, commenta Daniel Kruse, presidente di EIHA. “Si tratta di un risultato significativo per il nostro settore, che dimostra chiaramente che uno sforzo collettivo dell’industria è essenziale per normalizzare la pianta di canapa e i suoi prodotti”.
“Per molti anni, EIHA è stata impegnata in discussioni con le istituzioni dell’UE e gli Stati membri sulla legislazione sui nuovi alimenti. Siamo lieti che l’evidenza scientifica e i fatti storici abbiano prevalso sul pregiudizio” aggiunge Kruse.
A sostegno della sua richiesta, l’EIHA ha presentato prove provenienti da diversi Stati membri che dimostrano che le foglie di canapa sono state tradizionalmente consumate come alimenti, in particolare come infusi acquosi, prima del 1997. Questo cambiamento di status è anche in linea con la Convenzione Unica del 1961, che esenta esplicitamente le foglie della pianta.
“Questa è davvero una notizia molto gradita e siamo entusiasti di aver contribuito alla sua realizzazione. Questi cambiamenti porteranno la tanto necessaria certezza giuridica, eliminando ogni dubbio sulla commercializzazione e generando entrate per gli agricoltori e gli operatori del settore. Ci auguriamo vivamente che questo impegno costruttivo impedirà agli operatori di molti paesi dell’UE un’interpretazione fuorviante delle norme, sequestri e inutili adempimenti amministrativi” afferma Lorenza Romanese, direttrice della EIHA.
L’altro fronte aperto in Europa è quello per il riconoscimento del CBD naturale come alimento tradizionale visto che l’EFSA lo sta considerando come Novel Food e nell’estate del 2022 ha chiesto ulteriori studi per stabilire eventuali effetti collaterali della sua assunzione.
L’ultima occasione deriva dalla volontà della Repubblica Ceca di vietare la commercializzazione di CBD, con la EIHA che ha chiesto chiarimenti al governo della Repubblica Ceca sullo status tradizionale dei prodotti naturali a base di estratti di canapa, presentando una domanda ai sensi dell’articolo 4 del regolamento comunitario sui nuovi alimenti.
L’EIHA ha identificato quasi 30 esempi dell’uso della canapa e degli estratti di cannabis nel corso dei secoli. Tra questi esempi c’era una ricetta di zuppa del cuoco personale di Papa Martino V nel XIV secolo. Questo piatto romano conteneva succhi di fiori e foglie di cannabis mescolati con spezie tra cui zafferano, pangrattato e cipolla.
Nel frattempo la Francia ha da poco deciso di fare da sé, ed è stato il primo paese europeo ad approvare una legge temporanea che permette la vendita di CBD come integratore alimentare in percentuale fino al 20%.
Mario Catania