Nell’universo delle due ruote, Harley-Davidson si distingue ancora una volta, dimostrando che la tradizione può marciare a braccetto con l’innovazione attraverso scelte sostenibili e rispettose dell’ambiente.
LiveWire, la divisione di veicoli elettrici del gigante americano del motociclismo, fa una mossa audace e pionieristica introducendo la canapa nella produzione del suo ultimo gioiello elettrico, l’S2 Mulholland, presentato di recente e attualmente disponibile per il mercato americano e canadese.
Oltre alle parti realizzate con biocompositi a base di canapa, il nuovo veicolo presenta anche componenti realizzati con materiali provenienti da reti da pesca recuperate dal fondo degli oceani in cui erano state abbandonate.
I parafanghi anteriori e posteriori di Mulholland sono infatti realizzati con un biocomposito di canapa. Le coperture del radiatore e i contenitori per i cavi sono realizzati utilizzando nylon post-consumo di Ravago, proveniente da reti da pesca scartate.
“S2 Mulholland continua a spingere ulteriormente i limiti del design con il primo utilizzo da parte di LiveWire di materiali sostenibili ed ecologici nei punti di contatto chiave della bici, tra cui carrozzeria, sedile e componenti secondari in plastica”, si legge nel comunicato stampa.
In particolare viene evidenziato che: “I parafanghi anteriori e posteriori di Mulholland sono prodotti utilizzando il biocomposito di canapa CAP”, si legge nell’annuncio. “Le coperture del radiatore della motocicletta e i contenitori per i cavi sono realizzati in HYLON® OCEAN (PCR Nylon 6), la cui origine sono le reti da pesca oceaniche scartate, riducendo ulteriormente la dipendenza dalla plastica a base di petrolio. LiveWire ha inoltre prodotto il sedile utilizzando silicone riciclabile e privo di petrolio anziché pelle o vinile”.
“Infine, la moto sarà disponibile con una finitura Lunar White non verniciata più ecologica che eleva il materiale CAP Hemp riducendo al minimo l’uso di plastiche e vernici tradizionali: sforzi mai visti in questa categoria prima del lancio di Mulholland. Il Liquid Black sarà l’unica opzione verniciata disponibile”.
Il lancio del S2 Mulholland ha riscosso un interesse notevole, sottolineando l’entusiasmo crescente per soluzioni di trasporto che coniughino innovazione tecnologica a responsabilità ecologica. Alla base della scelta ci sono le proprietà acustiche, termiche e meccaniche uniche del biomateriale in canapa, in particolare la sua resistenza al fuoco.
Come segnalato da High Times, altri ingegneri di start-up più piccole come FTN Motion, con sede in Nuova Zelanda, hanno creato moto elettriche con parti realizzate in canapa. Si tratta della Streetdog, lanciata nel 2021, che può essere caricata tramite una presa di corrente domestica e ha un’autonomia fino a 80 km, però con una velocità massima di 50 km/h.
A livello di veicoli in generale, invece, la canapa sta prendendo sempre più piede. Qualche anno fa, ad esempio, Porsche ha introdotto la canapa nella scocca dell’auto da corsa 718 Cayman GT4 Clubsport.
La canapa potrebbe davvero sostituire i materiali sintetici nel settore di largo consumo della auto, grazie alle sue doti di resistenza e leggerezza che la rendono una candidata ideale per rimpiazzare materiali plastici e metallici, molto più difficili da ottenere e da smaltire.
Secondo le previsioni di mercato della Business Research Company, per quanto riguarda la fibra di canapa – che il materiale di partenza per la creazione dei biomateriali – il mercato del 2023 si è attestato a 11 miliardi di dollari e crescerà nel 2024 fino a superare i 15 miliardi. La stima futura è che il mercato delle fibre di canapa potrebbe raggiungere i 50,38 miliardi di dollari nel 2028, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 35,0%.
Redazione di Canapaindustriale.it