Uno stadio in canapa a km zero per dare lavoro locale in nome della sostenibilità

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In questo articolo
1 / Pesaro: il progetto dello stadio in canapa
2 / Dare lavoro agli agricoltori del territorio

Uno stadio fatto in canapa in nome della sostenibilità ambientale, per la città di Pesaro.

È l’idea di Pia Perricci, candidata sindaco con la lista civica Vieni oltre, che ha svelato il progetto disegnato dallo studio creativo  Ottaviani per il nuovo stadio cittadino con una capienza dai 6 ai 10mila posti, che ospiterebbe negozi al piano terra e avrebbe un costo di 18 milioni di euro.

Lasciando stare il commento stantio dell’attuale assessore Enzo Belloni (“E’ la volta che i tifosi si fumano lo stadio”), che forse sarebbe risultato simpatico 15 anni fa, non fosse che sminuisce in modo cinico le potenzialità di un vegetale che nel nostro Paese non sono state pienamente comprese, la candidata sindaco ha spiegato di avere già un progetto di massima.

Pesaro: il progetto dello stadio in canapa

“Abbiamo sviluppato progetto per un nuovo stadio (a fine articolo la foto del progetto, ndr) con una capienza di posti a sedere tra i 6mila e 10mila e abbiamo anche in parte i finanziatori. La struttura da noi prescelta ha un bassissimo impatto ambientale in quanto tutti gli arredi e tutto ciò che non concerne le fondamenta dello stadio verranno prodotti in materiale ecosostenibile e anche con la canapa edilizia”, sottolinea spiegando che: “Le proprietà di questa pianta siano infinite, e sono conosciute da millenni. Le prime testimonianze del suo utilizzo si trovano in reperti di circa 10mila anni fa, nell’Asia Centrale. Una delle proprietà della Canapa e molto particolare, la bioremediation, cioé la capacità di assorbire i metalli pesanti nel terreno, che in molte zone d’Italia non è cosa da poco, infatti alcune sperimentazioni sono state avviate interno dell’Ilva di Taranto. I materiali per l’edilizia che possono essere realizzati grazie all’utilizzo della Canapa sono molteplici: blocchi di canapa, intonaci, stucchi, massetti, malte, pitture, pannelli isolanti e i vari prodotti derivati. Ma l’aspetto assolutamente più importante, nell’ambito dell’economia circolare, è che questi materiali edili, sono totalmente riciclabili e biodegradabili a fine del ciclo di vita. Si aggiunga che la canapa ha una CO2 negativa, ciò significa che produce meno anidride carbonica di quanta ne assorba”.

“La realizzazione del progetto”, ha evidenziato Perricci, “ha impiegato anni di studio e di analisi sia della fattibilità sia della economicità, che per quanto concerne l’uso dei materiali e la loro biodegradabilità ed hanno partecipato a questi studi Fabio Pierleoni e lo studio creativo Ottaviani. Il costo della struttura, si aggira intorno ai 18 milioni di euro che potranno essere attinti dai bandi per lo sport che tutti gli anni vengono rinnovati sia a livello europeo che a livello statale ma Pesaro negli ultimi anni non ha richiesto”.

Dare lavoro agli agricoltori del territorio

“Oltretutto”, spiega Perricci a Canapaindustriale.it, “l’idea di fondo è quella di dare lavoro agli agricoltori del territorio, muovendoci insieme alla Confesercenti per effettuare produzioni locali e a km zero”.

“La struttura perimetrale sarà realizzata in acciaio”, sottolinea Dario Ottaviani, che si è occupato del progetto, “ma gli riempimenti delle pareti, delle torri perimetrali, e dei negozi e attività che troverebbero posto ai piani inferiori, sarebbero fatti con canapa e calce. Così come, almeno questa è l’idea attuale anche i pavimenti e i panelli: invece che il compensato vorremmo usare quelli di canapa, che vengono già prodotti da diverse aziende italiane”.

“Io mi occupo di canapa da diverso tempo”, sottolinea Fabio Pierleoni, che collabora al progetto: è il project manager di Napee, azienda italiana ideato da Alsseandro Fabbri per creare una simil-pelle vegetale, a partire dalla canapa. “Siamo innamorati delle sue potenzialità e ci stiamo strutturando per questo progetto. L’idea di fondo sarebbe quella poi di mantenere gli impianti industriali necessari alla realizzazione dello stadio, per poi mantenere la produzioni di canapa da utilizzare in altri settori. Vorremmo coltivarla e trasformarla localmente, per dare lavoro aggiunto a tutto il progetto facendo in modo che sia veramente sostenibile”.

Mario Catania

Scarica QUI il nostro speciale sulla bioedilizia in canapa e calce

Stadio canapa progetto

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