Bioesis: canapa e scarti agricoli per rivoluzionare l’industria e sostituire la plastica

Bioplastica in canapa //
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1 / Bioesis: immaginare un futuro differente

Bioesis punta sull’evoluzione dei materiali biobased e della stampa 3D, settori in cui è all’avanguardia, provando a guidare l’industria verso un futuro più sostenibile e innovativo.

Nel cuore di questa rivoluzione c’è la geniale idea di Giovanni Milazzo: sostituire gli additivi sintetici delle plastiche con la canapa. Questo brevetto non solo ha aperto nuove frontiere nell’utilizzo di materiali plastici biobased e non nel mondo del design, ma ha anche innescato un’ondata di innovazione nella letteratura scientifica grazie alle sorprendenti proprietà antibatteriche del canapulo.

Ad oggi ci sono in letteratura 11 citazioni del brevetto sul canapulo del 2016 di Milazzo. “L’uso della canapa come materia prima per il PLA ha dimostrato di essere non solo sostenibile, e antibatterico ma anche altamente efficiente in prestazioni“, sottolineano infatti dall’azienda.

Grazie al lavoro pionieristico, “l’azienda sta emergendo come una figura di spicco nel campo del biocompounding”, continuano a raccontare evidenziando che: 2Oltre a continuare il lavoro sul PLA e la canapa, Bioesis ha ampliato il suo ambito di ricerca, utilizzando una vasta gamma di scarti agricoli per sviluppare filamenti bio per stampanti 3D”.

Vengono utilizzati gli scarti delle lavorazioni alimentari del pomodoro, melograno, riso, erbe aromatiche, fico d’india. Per esempio dopo la produzione di salsa vengono utilizzate le bucce per estrarre i principi attivi nutraceutici che dopo l’estrazione sono consegnate a noi per la produzione della plastica.

Questa transizione ha segnato una nuova fase nell’impegno di Bioesis per una produzione di filamenti PLA per stampanti 3D più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Bioesis: immaginare un futuro differente

“Le innovazioni attuali di Bioesis vanno ben oltre il compounding di PLA e canapa. Attraverso la sperimentazione con erbe aromatiche, bucce di fico d’india, riso, sansa di pomodoro e altre materie prime agricole, Bioesis sta ridefinendo i limiti della stampa 3D sostenibile”, spiegano infatti sottolineando che: “Queste nuove formule non solo offrono prestazioni eccezionali per la produzione di filamenti per stampanti 3D, ma anche una soluzione concreta per ridurre l’impatto ambientale dell’industria manifatturiera”.

Nell’ottica aziendale infatti la stampa 3D è veicolo di un messaggio che vuole riportare l’educazione ambientale negli oggetti di tutti i giorni. Ma l’obiettivo rimane la stampa a iniezione di oggetti (quindi telecomandi, joystick, dispositivi per la domotica della casa, dettagli fashion, packaging cosmetico, particolari in plastica di alcuni prodotti speciali) duraturi di design e funzionali.

Attraverso l’innovazione e l’impegno per una ricerca di eccellenza, si sta aprendo la strada a un futuro in cui la stampa 3D e la stampa a iniezione potranno essere sinonimo di sostenibilità e responsabilità ambientale.

Redazione di Canapaindustriale.it

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