Una buona notizia per tutto il settore: l’EIHA ha comunicato di aver ricevuto una valutazione positiva rispetto alla sicurezza dell’isolato naturale di CBD dalla FSA, l’ente regolatorio del Regno Unito.
Cosa significa? Che secondo le autorità inglesi il CBD naturale è sicuro anche quando contenuto negli alimenti.
“La domanda collettiva di Novel Food (NF) sull’isolato naturale di CBD riceve ufficialmente valutazione positiva della sicurezza da parte della Food Standards Agency (FSA) del Regno Unito e ora l’applicazione passa alla fase di Risk Management”, comunicano infatti dall’associazione europea evidenziando che: “Questo evento contrassegna inoltre la FSA come l’organismo di regolamentazione pionieristico nella classificazione del CBD, creando un precedente non ancora visto dalle controparti
come l’EFSA in Europa o la FDA negli Stati Uniti.
L’EIHA elogia poi la FSA “per il coraggio e la lungimiranza dimostrati nello stabilire un ambiente regolamentato per i prodotti CBD, dimostrando il loro impegno nei confronti sicurezza dei consumatori e innovazione del settore”.
“Questa pietra miliare”, continua o dall’associazione, “non solo annuncia una nuova era per il settore della canapa nel Regno Unito, ma sottolinea l’importanza della certezza giuridica per gli operatori economici e consumatori. La FSA ha fornito un quadro normativo chiaro e stabile che garantisce che i membri del Consorzio EIHA possano operare con fiducia e consapevolezza e i loro prodotti soddisfano rigorosi standard di sicurezza e qualità. Questa certezza giuridica è inestimabile, poiché incoraggia investimenti, innovazione, nuove formulazioni di prodotti nel fiorente mercato del CBD”.
Per concludere spiegando che: “Il successo del consorzio EIHA è una testimonianza del rigore tossicologico studi condotti per conto dei nostri membri, che sono protetti da diritti di proprietà intellettuale per i prossimi cinque anni dalla data di approvazione. Questa protezione intellettuale garantisce a queste aziende un notevole vantaggio competitivo, consentendo loro di guidare il mercato con soluzioni basate sull’evidenza, sicure e prodotti isolati di CBD naturali conformi”.
Nel Regno Unito, infatti, il processo per l’iscrizione dei prodotti contenenti CBD nei Novel Food, è più avanti rispetto all’Europa. Questo perché, quando è partito il procedimento, nel Regno Unito hanno permesso che i prodotti già presenti sugli scaffali – e che rispettavano i requisiti di sicurezza – potessero essere venduti. Cosa invece che non è accaduta in Europa, dove l’EFSA (l’equivalente della FSA in Europa) è stata più prudette. Inoltre in Europa il processo sta richiedendo tempistiche più lunghe: l’iter normativo è iniziato nel 2020 ma ha subito diversi stop, l’ultimo nel giugno del 2022, quando l’Efsa aveva pubblicato un documento nel quale, pur scrivendo di non aver concluso che il consumo di CBD fosse pericoloso, aveva sottolineato la necessità di eseguire nuovi studi perché le ricerche attualmente disponibili degli effetti del CBD sul fegato, sul tratto gastrointestinale, sul sistema endocrino, sul sistema nervoso e sul benessere psicologico “sono insufficienti”.
Redazione di Canapaindustriale.it