L’ex-presidente del Messico Vicente Fox valuta la legalizzazione della cannabis in Usa come una opportunità per mettere fine alla violenza nel proprio Paese. Così si è espresso durante una conferenza stampa nei giorni scorsi a Seattle, nello Stato di Washington. Fox, presidente del Messico dal 2000 al 2006, era stato invitato ad una manifestazione organizzata da Jamen Shively (nella foto insieme all’ex presidente), ex-dirigente di Microsoft diventato investitore sulla cannabis, sostanza il cui possesso e consumo è stato legalizzato a fini ricreativi grazie ad un referendum statale lo scorso novembre, così come anche in Colorado.
“In Messico salutiamo questa iniziativa perché il costo della guerra nel Paese contro i cartelli è diventato insostenibile”, ha detto Fox. Alla fine del suo mandato, il presidente Felipe Calderon aveva impiegato 50.000 soldati dell’esercito per lottare contro i narcotrafficanti, una guerra che è costata la vita a circa 70.000 persone. “Tutto questo perché il nostro vicino del Nord rappresenta un mercato gigantesco di consumatori. Bisogna uscire da questa situazione, ed ecco l’opportunità‘”, ha aggiunto Fox.
Il successore di Calderon, Felipe Pena Nieto, ha annunciato la creazione di una forza speciale di polizia, costituita da ex-soldati, per lottare contro il traffico di droga.
In Usa la cannabis è legale in un decina di Stati a fini terapeutici, e la sua depenalizzazione sta guadagnando terreno. Il Vermont è l’ultimo ad aver depenalizzato l’uso di piccole quantità in questo mese. Rimane comunque illegale a livello federale.
Fonte: Droghe.aduc.it