E’ nata la Federazione delle Organizzazioni Internazionali della Canapa (FIHO) che si è già riunita a marzo per rivelare il consiglio provvisorio e e le attività pianificate volte ad affrontare le questioni chiave che riguardano l’industria.
La mission dichiarata è quella di “riunire i leader del settore, l’esperienza del mercato e le risorse per parlare con una sola voce sulle questioni della canapa a livello globale e per identificare e creare opportunità per scalare la produzione sostenibile di canapa, il marketing e il commercio a beneficio dell’industria globale della canapa, dei consumatori e dell’ambiente”.
La FIHO ha detto che promuoverà la produzione, la lavorazione, la commercializzazione e il commercio della canapa; faciliterà la condivisione delle informazioni; identificherà i problemi emergenti dell’industria; svilupperà documenti di posizione; coordinerà lo sviluppo della ricerca e degli standard; si impegnerà nel networking e nella divulgazione; e promuoverà l’innovazione e la tecnologia per la produzione di canapa.
Gli standard di prodotto e di processo, la protezione delle colture e gli standard per i livelli massimi di residui chimici, la registrazione dei semi e i livelli massimi di THC per i fiori di canapa e i prodotti finiti sono tra le molte questioni urgenti all’ordine del giorno.
“Stiamo lavorando per fornire le condizioni di cui l’industria della canapa ha bisogno per fiorire per tutti sulla terra, promuovendo l’inclusione, la diversità e la responsabilità sociale e ambientale”, ha detto Ted Haney, presidente e amministratore delegato della Canadian Hemp Trade Alliance, che è stato eletto come presidente del consiglio provvisorio.
Annunciando le loro intenzioni lo scorso luglio, gli organizzatori hanno detto che la nuova federazione rappresenterà le parti interessate alla canapa davanti alle agenzie intergovernative globali, con un primo obiettivo principale: quello di rimuovere la canapa e gli estratti di canapa dalla Convenzione unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti del 1961.
Il gruppo ha detto allora che intende interfacciarsi con agenzie internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Comitato delle Nazioni Unite sugli Stupefacenti; l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico; e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) su questioni relative al Codex Alimentarius di quell’agenzia, standard riconosciuti a livello internazionale per la produzione e la sicurezza alimentare.
La Federazione internazionale lavorerà anche su questioni ambientali e rappresenterà l’industria della canapa davanti al Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, che fa capo al Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e all’Organizzazione meteorologica mondiale.
Oltre a Haney, i funzionari eletti nel consiglio provvisorio sono: Daniel Kruse, presidente della European Industrial Hemp Association (EIHA), vice presidente; Geoff Whaling, presidente della (U.S.) National Hemp Association (NHA), tesoriere; e Hongliang Ding della China Hemp Alliance, segretario.
In altre nomine annunciate, Lorenzo Rolim da Silva, presidente della Latin American Industrial Hemp Association, è presidente del comitato di comunicazione e impegno; i co-presidenti del comitato di politica e regolamentazione della FIHO sono Lorenza Romanese, amministratore delegato della EIHA, ed Erica McBride Stark, direttore esecutivo della NHA; e Keith Jones, un ex presidente della CHTA, sarà il presidente del comitato di ricerca, standard e sostenibilità.
Altri direttori ad interim e le organizzazioni industriali che rappresentano sono Patrick Atagi, presidente e CEO del National Industrial Hemp Council of America; Kyle Bingham, presidente della Texas Hemp Growers Association; Hunter Buffington, presidente del Colorado Hemp Advisory Committee; Gaurav Dixit, segretario generale, Uttarakhand Hemp Association, India; Jason Fung, China Hemp Association; Joseph Hickey, membro del consiglio, Kentucky Hemp Industries Association; e Charles Kovess, segretario, Australian Industrial Hemp Alliance
Redazione di Canapaindustriale.it