Avevamo già parlato di come cinque mesi fa Twitter avesse allentato la stretta sulle attività di advertising legate al tema cannabis ora pare che oltreoceano qualcos’altro si stia muovendo verso un’apertura nei confronti della comunicazione in ambito canapa.
Precedentemente era stato Google a permettere la pubblicità di alcuni prodotti a base di canapa e CBD in alcune parti degli Stati Uniti a partire dal mese di gennaio del 2023.
Ora Facebook, Instagram e Threads hanno aggiornato le loro rigide politiche pubblicitarie per i prodotti a base di cannabis, diminuendo le restrizioni sulle pubblicità di CBD e canapa in Usa, Canada e Messico.
All’inizio di questa settimana Meta ha infatti annunciato “Vogliamo che le persone continuino a scoprire e conoscere nuovi prodotti e servizi attraverso le nostre tecnologie. A partire da oggi, stiamo rivedendo la nostra politica pubblicitaria sulla canapa e prodotti contenenti CBD e prodotti correlati, consentendo la promozione di CBD legalmente ammissibile e non ingeribile negli Stati Uniti, con alcune restrizioni”.
In base alle nuove norme, gli inserzionisti non necessiteranno di un’autorizzazione scritta per pubblicare inserzioni che:
Bisogna prestare attenzione alle ultime clausole illustrate dalla piattaforma, poichè gli inserzionisti possono pubblicare solo annunci che promuovono o offrono la vendita di prodotti CBD che non contengono più dello 0,3% di THC, purché siano:
Un’informazione importante da comunicare a chi si occupa di ads e social media management riguarda poi il target di riferimento delle attività di advertising infatti gli annunci per i prodotti CBD non devono essere indirizzati a persone di età inferiore ai 18 anni e sono consentiti solo negli nell’area geografica degli Stati Uniti.
C’è poi da considerare il delicato discorso dell’ambito medico.
Anche qui non mancano riferimenti specifici in quanto la nuova politica di Meta non si estende ai farmaci soggetti a prescrizione e gli inserzionisti di tali prodotti devono continuare a rispettare la politica sui farmaci soggetti a prescrizione.
Per ulteriori informazioni sulla nuova normativa sul CBD e sui prodotti correlati e sui Paesi in cui sono consentiti gli annunci di promozione o offertala di prodotti contenenti CBD e prodotti correlati, è possibile visitare questo link.
In un comunicato stampa separato, Michal Conley, il General Manager of Certification and Compliance Solutions di LegitScript ha affermato che il programma di certificazione CBD esistente dell’azienda, utilizzato anche da Google, “ha un ulteriore vantaggio: la capacità di raggiungere milioni di potenziali clienti statunitensi attraverso piattaforme Meta selezionate”.
Questo ci permette di pensare che presto, considerando l’estensione della nuova policy, quest’apertura potrà raggiungere anche altri Paesi.
Giuseppe Fiorenza