Le batterie in canapa potranno sostituire quelle agli ioni di litio o che utilizzano il grafene? Ne è convinta un’azienda americana che sta costruendo la fabbrica che dovrebbe essere operativa l’anno prossimo, puntando a raccogliere 1 miliardo di dollari dagli investitori.
Il potenziale della canapa industriale per la produzione di batterie sta nelle sue fibre, i fili lunghi e resistenti della corteccia della pianta. L’approvvigionamento e la lavorazione di tale materiale sono più rispettosi dell’ambiente rispetto ai composti più comuni delle batterie come la grafite e il litio.
E’ una tematica di cui si discute da tempo e che riscuote sempre molto interesse, che era tornata di grande attualità nel 2014 in seguito agli studi di David Mitlin, ricercatore della Clarkson University in New York, che aveva utilizzato gli scarti di una coltivazione di canapa per realizzare un materiale simile al grafene per caratteristiche, ma molto più economico da realizzare.
Questi studi culminarono in una pubblicazione scientifica sul Journal of America Chemical Society e fecero esclamare a Mitlin, in un’intervista alla BBC: “La gente mi chiede: perché la canapa? Io rispondo: perché no? Stiamo producendo materiali simili al grafene a un millesimo del prezzo – e lo stiamo facendo con i rifiuti”.
Più di recente un’azienda americana con sede in Texas, la Bemp Research Corp., che ha annunciato di aver sviluppato una batteria alternativa a quella agli ioni di litio (Li-ion), con una tecnologia sviluppata per batterie allo zolfo di litio (LiS) chiamata B4C-hemp, abbreviazione di “carburo di boro ricavato dalla canapa”.
Altro progetto in corso è quello di utilizzare la canapa per produrre circuiti stampati biodegradabili, per rendere il settore dell’elettronica più sostenibile.
Il nuovo progetto annunciato vede come protagonista l’azienda Wisconsin Battery Co., con sede a Portage, una società di ricerca e sviluppo, che spera di terminare la fabbrica per la produzione delle nuove batteria in canapa entro la fine del 2024, per poi avviare la produzione all’inizio del 2025. I funzionari locali hanno affermato che l’iniziativa potrebbe attenuare il colpo portato dalla chiusura di un’azienda locale della Energizer, che produce batterie tradizionali e ha chiuso il sito produttivo.
“Inizialmente, i nostri mercati saranno al dettaglio e specializzati, aggiungeremo tecnologie OEM (produttore di apparecchiature originali; “etichetta bianca”) e militari all’inizio del nostro futuro e poi entreremo nella scena dei veicoli elettrici (veicoli elettrici)”, ha sottolineato Jeff Greene, presidente dell’azienda, alla testata HempToday.
I primi prodotti pianificati da Wisconsin Battery sono batterie per apparecchi acustici seguite da batterie sostitutive per batterie alcaline (come AA e AAA). Secondo Greene, l’azienda eventualmente si sposterà verso le batterie ricaricabili per utensili e poi per i veicoli elettrici (EV) e le batterie su scala industriale come quelle necessarie per gli impianti solari.
Wisconsin Battery ha l’obiettivo di raccogliere 40 milioni di dollari nel suo primo round di finanziamento attraverso obbligazioni industriali e societarie, poi 50-100 milioni di dollari attraverso sovvenzioni in un secondo round.
“Infine, tra 3-5 anni, quando entreremo nel mercato dei veicoli elettrici, ci aspettiamo un aumento di 500 milioni – 1 miliardo di dollari attraverso una combinazione di prestiti, sovvenzioni, obbligazioni e potenzialmente un aumento di capitale”, ha affermato Greene a proposito dei piani futuri dell’azienda.
Intanto ha ottenuto alla fine del 2023 un’opzione per acquistare 17 acri di terreno di proprietà della città per il previsto impianto di produzione di 10mila metri quadrati. La città ha accettato di vendere alla società il terreno, in un parco industriale locale, per un dollaro, e il consiglio comunale di Portage sta valutando la possibilità di autorizzare 20 milioni di dollari in obbligazioni federali sulle entrate industriali per sostenere i piani della società a Portage e Fennimore, 100 miglia a sud-est. È lì che Energizer sta chiudendo un secondo stabilimento e Wisconsin Battery intende aprirne un altro in futuro.
Redazione di Canapaindustriale.it