Il mercato internazionale della canapa industriale è destinato a crescere di 13,90 miliardi di dollari tra il 2023 e il 2028, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 25,25%, secondo un’analisi di Technavio basata sui dati del mercato della canapa internazionale raccolti tra il 2018 e il 2022.
Il rapporto prevede per quest’anno una crescita annuale del mercato della canapa industriale di poco inferiore al 19% e identifica la regione Asia-Pacifico (APAC) come il mercato della canapa in più rapida espansione a livello globale, responsabile di circa il 39% della crescita prevista durante l’intero periodo di previsione.
Mentre negli Stati Uniti i prodotti a base di cannabinoidi derivati dalla canapa, come il CBD o il delta-8 THC, hanno ricevuto grande attenzione da parte di mercato e investitori, la canapa industriale e i suoi numerosi sottoprodotti promettono di rivoluzionare molti altri settori a livello mondiale.
La crescita prevista del mercato della canapa, secondo il rapporto, è alimentata principalmente dal potenziale tessile della pianta, grazie alla naturale robustezza delle fibre di canapa e alla loro capacità di sostituire il cotone e le fibre sintetiche. Inoltre, la canapa è più facile da coltivare e ha un impatto ambientale inferiore rispetto al cotone. I tessuti a base di canapa e la sua fibra sono spesso impiegati nella produzione di corde, tela, abbigliamento e persino mobili e oggetti di design.
La canapa può anche essere utilizzata come biocarburante e fonte di energia rinnovabile, mentre i semi di canapa e l’olio di semi di canapa, che rappresentano una fonte affidabile, vegana e ricca di proteine, contenenti importanti nutrienti come acidi linoleici, lipidi e acidi grassi omega-3 e omega-6, sono spesso ingredienti in integratori alimentari e altri prodotti biologici.
In conclusione, le possibilità per il futuro sono diverse e variegate, mentre per il report i driver principali per la crescita del mercato sono:
– l’alta domanda da parte dell’industria tessile;
– l’alta richiesta da Cina e Usa;
– l’alta domanda di CBD.
Redazione di Canapaindustriale.it