Una mensa in canapa per l’asilo: il progetto pugliese che guarda al futuro

Canapa in edilizia //
In questo articolo
1 / Canapa e bioedilizia: i vantaggi ambientali
2 / Ambienti più salubri e vivibili

 

A Casarano, in provincia di Lecce, nasceranno tre mense per gli asili della città, ma la notizia è che due di queste saranno interamente realizzate in canapa e calce.

Il progetto è già stato finanziato dal ministero dell’Istruzione e, secondo l’amministrazione, “permetterà ai nostri bambini di avvicinarsi gradualmente ai nuovi spazi/tempi della scuola e di allargare progressivamente le relazioni con altri bambini ed adulti presenti nella struttura scolastica”.

“L’adozione della calce canapa per le mense scolastiche rappresenta un passo significativo verso un’edilizia più sostenibile e rispettosa dell’ambiente”, spiegano, ringraziando l’Ufficio Tecnico ed il responsabile del procedimento, l’ingegner Alessandro Astore.

Canapa e bioedilizia: i vantaggi ambientali

La canapa nel settore della bioedilizia rappresenta infatti un cambio di paradigma senza precedenti perché dà vita all’unico sistema costruttivo carbon negative, che toglie cioè più CO2 dall’ambiente di quella che sarebbe prodotta durante tutto il processo, dalla crescita delle piante al loro utilizzo nelle abitazioni. Perché la canapa toglie dall’atmosfera in media 4 volte la CO2 rispetto agli alberi e va avanti a farlo anche quando è trasformata in biomattone e altri materiali. Secondo uno studio del Politecnico di Milano un metro³ di canapa e calce toglie 60 kg di CO2 dall’atmosfera. Ecco perché costruire case e condomini di questo tipo equivale a seminare ettari di bosco. Dall’altro lato secondo i dati della Global Alliance for Buildings and Construction, l’edilizia tradizionale è responsabile del 39% delle emissioni di CO2 a livello globale.

Ambienti più salubri e vivibili

Il secondo è un motivo di salubrità e benessere per le persone che vi abiterebbero, soprattutto in questo momento storico in cui si pone particolare attenzione sull’aria che respiriamo. Oggi una casa in canapa costa poco più di una tradizionale, ma con molti vantaggi in più. A partire dalla salubrità degli ambienti e dell’aria che si respira, passando per l’umidità costante a livelli ideali, alla mancata formazione di muffe e all’auto regolamentazione termica, le case in canapa, per natura, sono ambienti ideali in cui vivere

Il terzo è il risparmio in bolletta: grazie alle sue doti naturali, la canapa unita alla calce crea un materiale che contribuisce a mantenere il calore in inverno e il fresco d’estate, abbassando sensibilmente le bollette. Il primo abitante italiano di una casa in canapa, nata in Emilia Romagna, ha spiegato a Canapaindustriale.it come, dopo anni, grazie alla pompa di calore e ai pannelli solari installati, non pagasse più nulla per i suoi consumi.

“Saranno due mense costruite ex novo per una scuola materna da una parte e un istituto comprensivo dall’altra”, spiega l’ingegner Alessandro Astore, responsabile del procedimento, puntualizzando che: “Accoglieranno i servizi, le cucine e lo spazio per il refettorio”.

I lavori saranno assegnati tramite una gara d’appalto che si è conclusa da poco, dopodiché, siccome si tratta di fondi del PNRR, entro il 31 di marzo saranno affidati i lavori, che dureranno al massimo un anno: “Il cantiere andrà chiuso entro marzo 2026”, spiega infatti l’ingegnere, che ha suggerito questa soluzione ben conscio delle proprietà di canapa e calce applicate all’edilizia.

“I vantaggi di questa tecnologia costruttiva sono molteplici: dalla regolazione del microclima, fino alla meravigliosa resistenza al fuoco. Poi l’utilizzo di materiali naturali a tutti gli effetti con riduzione della CO2 e la salubrità degli ambienti per chi li vive”.

“Credo che sia giusto che l’amministrazione si ponga come soggetto trainante di buone pratiche, visto che si possono realizzare strutture a parità di costo ma con materiali molto più sostenibili. E poi bisogna guardare al futuro: la regolazione del microclima, e quindi umidità e temperatura interna, consente di abbattere sensibilmente i costi di riscaldamento e raffreddamento, in ottica di sostenibilità energetica“.

“Dobbiamo investire di più sulla semina di canapa industriale, che è una pianta che assorbe molta CO2, oltre a migliorare i terreni assorbendone i metalli pesanti, e alla possibilità di produrre canapulo, con le sue varie applicazioni, tessuti, o superfood a partire dai semi“.

“Visto che si parla di scuole, credo sia una buona occasione di far capire anche ai piccoli e ai loro genitori, che si può guardare avanti, tenendo conto di ciò che il passato ci racconta”.

La Puglia si conferma dunque come una Regione particolarmente lungimirante in ottica di sostenibilità, soprattutto per quanto concerne la canapa e le sue applicazioni.

Non dimentichiamo che è pugliese anche il progetto di Case di Luce, portato avanti dagli architetti di Pedone Working, che ha visto la costruzione di due condomini in canapa e calce a Bisceglie, apprezzati dai cittadini che li abitano e che non cambierebbero casa per nulla al mondo, vista la qualità della vita all’intero degli ambienti.

Sempre dalla Puglia arriva anche il progetto di casa in canapa, realizzata da Messapia Style, che ha fatto scuola negli Stati Uniti. Dopo essere apparsa sulla rivista internazionale ArchDaily, è stata notata da THE NEW SCHOOL PARSONS healthy materials lab (noto centro di formazione a New York), che ha poi creato una guida ben dettagliata prendendo le tecniche costruttive di circa 10 abitazioni in tutto il mondo e messo in copertina sui loro profili social la bellissima e italiana Lamia Santolina.

Mario Catania

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Il render del progetto di una delle due mense in canapa

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