“La conoscenza crea coscienza”. Questo il motto di CanaPuglia con il quale l’associazione da avvio alle visite guidate nei campi di canapa pugliesi. Quest’anno, infatti, sono 120 gli ettari coltivati nella nostra Regione per valutare come questa coltura reagisce nei vari territori ma non solo.
“Attirare l’attenzione su una risorsa naturale demonizzata e proibita a causa degli interessi delle multinazionali della petrolchimica è uno dei nostri obiettivi” – commenta Claudio Natile, Presidente di CanaPuglia. L’Italia era il 2° produttore mondiale nei primi anni del Novecento e primo per la qualità della sua fibra. Con l’avvento dell’era del petrolio, la canapa è quasi scomparsa come coltura primaria.
Le visite guidate nei campi, partite il 23 giugno da Cerignola, in Capitanata, mirano a far conoscere la pianta all’intera cittadinanza pugliese e italiana per diffondere una corretta informazione su una delle risorse naturali più versatili e sostenibili nel panorama vegetale globale. L’iniziativa,inoltre, rappresenta un importante occasione per discutere su diversi aspetti della vita contemporanea.
La visita al campo di Conversano, domenica 30 giugno, situato nei pressi della discarica, simbolo dell’insostenibilità diffusa in gran parte del nostro Paese, vedrà la partecipazione di associazioni del territorio come l’Abap, Polyxena, Ciclammino, ActionAid, Arci,l’Associazione Pizzaioli Professionisti. La canapa rappresenta un ponte per CanaPuglia, uno strumento per la diffusione di consapevolezza intorno alle questioni dell’Uomo, dell’Ambiente e dell’Economia.
Fonte: Canapuglia.it