Il risveglio culturale sulle proprietà della pianta di canapa ha sempre di più la tavola come suo volano di crescita e sviluppo. D’altronde siamo in Italia e per noi la bontà e la qualità del cibo che ci troviamo nel piatto ha sempre avuto un certo peso. Ma la crescita dei consumi di canapa e derivati nel settore alimentare non significa solo un miglioramento delle nostre abitudini alimentari ed una protezione in più per il nostro organismo: si sta rivelando un vero e proprio vettore di informazioni dal quale le persone comuni iniziano a farsi domande e pretendono, giustamente, di essere informati correttamente. Ed è anche così che aumentano i dottori, i nutrizionisti, gli atleti e le persone in generale che sono al corrente delle proprietà nutritive dei semi e dell’olio, considerati un vaccino nutrizionale per il nostro corpo se assunti con regolarità e ne consigliano il loro utilizzo. E intanto crescono anche le aziende che celebrano il connubio di sapori e nutrimenti tra la pianta di canapa e la nostra sterminata cultura gastronomica. Per continuare ad esplorare questo mondo abbiamo chiesto a Marco Manfredini (nella foto sotto con il premio vinto alla Spannabis 2014 con la loro birra alla canapa), biologo e fondatore di Sativa Alimentari, di raccontarci meglio cosa si propongono di fare e come è nata la loro avventura.
Come è quando è nata l’idea di creare Sativa Alimentari?
L’azienda nasce ufficialmente circa 2 anni fa, esattamente nel maggio 2013. Come la maggior parte delle persone ho conosciuto questa pianta nel più classico dei modi, poi, casualmente, i miei studi in Scienze Biologiche mi hanno portato a scoprire gli innumerevoli utilizzi di questa pianta; da qui pian piano ho continuato ad approfondire, scoprendo anche, tra le tante cose, che la canapa è stata una delle maggiori colture della nostra regione, la Campania. Da qui il desiderio di fare la mia parte nella riscoperta di questa nobile risorsa.
Utilizzate semi di canapa italiana?
Per essere precisi utilizziamo semi provenienti da varietà coltivate in Italia. Noi per esempio, grazie ad un azienda agricola nostra partner, coltiviamo circa 5 ettari nella provincia di Salerno. La varietà che utilizziamo per la maggiore è la Futura 75, francese.
Quale può essere il valore aggiunto della canapa e di un prodotto alimentare made in Italy?
Venendo da un paese con una forte vocazione culinaria, l’utilizzo dell’ingrediente canapa può portare solo ad un ulteriore arricchimento dei già nobili prodotti che fanno parte del made in Italy, avendo poi un fortissimo potenziale nutraceutico. Certo la canapa e suoi derivati non devono sostituire gli altri prodotti, ma semplicemente integrare la scelta tra i nostri alimenti, per tornare ad essere parte del patrimonio alimentare dell’umanità.
Quali prodotti avete creato fino ad ora? E dove si possono acquistare?
Oltre a commercializzare prodotti base derivanti dal seme di canapa, come olio e farina, abbaiamo realizzato diversi prodotti di altissima qualità. Pasta, birra, caffè e prodotti da forno. Tutti realizzati in laboratori artigianali della nostra Regione. Si possono acquistare sia on-line su www.foodsativa.com che dai nostri rivenditori presenti più o meno in tutte le Regioni di Italia, ed anche nel resto di Europa, principalmente in Spagna, Olanda e Danimarca. In più siamo organizzati con una struttura mobile di catering in modo da associarci ad eventi specifici con pizza e birra alla canapa. Attualmente abbiamo numerose richieste da tutta Europa per questo tipo di eventi.
Cosa avete in serbo per il futuro?
Più che in futuro, abbiamo una stupefacente sorpresa che sarà pronta tra un 2 mesi massimo. Un progetto a cui abbiamo lavorato a lungo, ora però non posso dirvi altro, ma appena ufficiale sarete i primi a saperlo.
Alla Spannabis 2014 avete vinto il premio come miglior prodotto alimentare con la vostra birra…Quest’anno come è andata?
Esattamente, è stata una grandissima soddisfazione. Quest’anno è andata benissimo, abbiamo presentato la nostra HemPizza®, un grande successo. Stavolta abbiamo unito l’esposizione dei nostri prodotti con la nostra pizzeria mobile, infatti eravamo presenti nella area food esterna della fiera.
Mario Catania