In Abruzzo la canapa industriale ha recentemente conquistato un posto interessante nelle coltivazioni locali, sancito anche dalla legge regionale 54 del 2013 proposta dal professor Franco Caramanico, oggi ex consigliere regionale di Sel. La legge mira a incentivare la nascita di una filiera abruzzese della canapa e ne abbiamo parlato anche in questo articolo. Coltivatori e artigiani del settore alimentare di questa regione si stanno quindi organizzando in filiere e hanno già raccolto un notevole interesse del pubblico.
Fra questi, Camillo Adorante è panificatore da 40 anni e oggi ha deciso di sperimentare la farina di canapa in numerosi prodotti da forno. Non solo pane ma anche pizze, crostate, cornetti e altre specialità. La presentazione dei nuovi prodotti nella sua pasticceria di Montesilvano ha richiamato l’attenzione della stampa locale e nazionale, ma soprattutto dei consumatori più attenti a un’alimentazione sana. Camillo Adorante si rifornisce della farina di canapa da diversi molini. Uno di questi è Molini Spigadoro di Perugia, che offre farina di canapa biologica con percentuale di olio variabile fra 5 e 10% e con circa il 30% di proteine e fibre. Il molino indica una proporzione dal 15 al 20% nell’impasto con farine di cereali. Un altro fornitore è Hemp Farm Tortoreto, una giovane cooperativa che oggi coltiva oggi 50 ettari di canapa industriale ed effettua nei propri impianti la prima lavorazione. Abbiamo parlato con Adorante per conoscere meglio le sue idee sull’uso alimentare della canapa.
Com’è nata la decisione di panificare con farina di canapa?
Mi sono convinto a una fiera di settore di Rimini dove un molino presentava la sua nuova farina. Da tempo preparo pani speciali per la salute a basso contenuto di glutine, a lievitazione naturale, con carbone vegetale, farro, grano saraceno e molti altri. La canapa ha un alto valore nutrizionale e quindi rientrava a pieno diritto nella mia offerta di prodotti con materie prima di alta qualità.
Come la lavorate?
La farina di canapa non crea problemi nella lavorazione. Noi la misceliamo con farine integrali in una proporzione del 10%, che manteniamo anche per frolle e cornetti utilizzando farine più leggere. Si ottengono ottimi risultati anche nei pani senza glutine.
Le persone che assaggiano prodotti a base di canapa ne apprezzano subito il sapore, ancor prima delle qualità nutritive. Cosa dicono i suoi clienti?
Sempre più persone sono attente alla qualità delle farine, a volte anche per motivi di salute. Con questa offerta ho anzitutto aumentato la scelta per i miei clienti che già acquistavano i pani speciali. Poi ho conquistato una nuova fascia di clientela che già utilizzava canapa per l’alimentazione, come integratore o per cure particolari. In breve, i clienti hanno risposto benissimo e le richieste sono in aumento, nonostante il prezzo sia inevitabilmente più alto rispetto alle farine normali. Oggi ho richieste per prodotti con farina di canapa anche da persone e famiglie che abitano in altre regioni d’Italia.
Quali nuove proposte ci sono in forno?
Continuerò con le sperimentazioni di nuovi prodotti dolci e salati per i miei negozi di Montesilvano e di Guardiagrele, in provincia di Chieti. Ma la novità di questa estate non uscirà dal forno: sarà il gelato alla canapa, che i miei figli offriranno nel negozio di Pescara. Anche in questo caso non voglio utilizzare miscele già pronte e quindi sto effettuando diverse prove, ad esempio di infusione nel latte, per arrivare alla combinazione perfetta degli ingredienti.
Stefano Mariani