Con l’86% di sì, l’US Green Building Council (USGBC) ha approvato la versione 4 del protocollo Leed, che verrà lanciata in occasione della prossima edizione di Greenbuilding, che si terrà a Philadelphia a novembre di quest’anno.
Si tratta di un risultato inatteso, viste le fratture che negli ultimi tempi si erano create all’interno dei più di 1200 membri USGBC chiamati ad esprimersi sulle modifiche da apportare alla certificazione. A coloro convinti del fatto che l’elevazione degli standard e dei requisiti minimi avrebbe dato nuova spinta all’edilizia green, si erano opposte correnti più preoccupate dei cambiamenti ritenuti “eccessivi e repentini” e che si sarebbero potuti tradurre in una paralizzazione dell’industria dei prodotti da costruzione.
PREVALSA LA VISIONE PROGRESSISTA. All’atto del voto- si trattava di una fase di ballottaggio, dopo le precedenti elezioni in cui i consensi non avevano raggiunto il quorum- le divergenze si sono attenuate ed ha prevalso l’ottimismo: solo il 10% ha votato no e il 4% si è astenuto. “Siamo entusiasti del traguardo raggiunto- ha commentato Chrissy Macken, responsabile del progetto LEED v4 per USGBC. “perché è una conferma al fatto che ci stiamo muovendo nella giusta direzione.”
FASE DI TRANSIZIONE FINO A 2015. Trattandosi di un voto importante si è deciso di dare la possibilità agli elettori di motivare la propria decisione, di affiancare la croce a commenti, osservazioni, annotazioni. Si tratta di elementi molto utili- spiega Orwell- perché, confrontati con le migliaia di commenti pubblici che sono stati inviati, ci permettono di comprendere meglio le eventuali criticità del protocollo e di porvi rimedio. Il lancio di Leed v4 sarà, infatti, progressivo e seguirà un approcccio che Orwell definisce “olistico ed integrato”, che prevede la pubblicazione di form dedicati, guide per l’utilizzo, percorsi formativi e sopratutto un aggiornamento continuo. Si passerà attraverso una fase in cui la nuova versione del protocollo e quella precedente (del 2009) convivranno fino a giugno 2015, quando Leed v4 sarà la sola ad essere valida.
PRO E CONTRO. Tra i più agguerriti oppositori della nuova versione del protocollo vi è l’industria chimica, che accusa l’eccessiva rigidità e la poca chiarezza delle linee guida proposte per la sezione dedicata a “Materials and Resources”, a cui si aggiungono alcune voci del comparto del legno. Mentre diverse imprese di costruzione che si stanno muovendo, da diverso tempo a questa parte, verso la progettazione sostenibile, hanno accolto con favore gli aggiornamenti Leed. Fra tutte la multinazionale Skanska AB che, in una nota diffusa, ha da un lato sottolineato come le reticenze al nuovo protocollo siano solo il tentativo di difendere interessi personali e dall’altro come il settore delle costruzioni sia destinato ad adottare i principi della bioedilizia. E quindi ogni miglioramento e innalzamento di standard va visto come un passo in più verso il raggiungimento di un traguardo.
Fonte: Casaeclima.com