Dopo più di 60 anni di imperante proibizionismo, la canapa è tornata a crescere rigogliosa sotto il sole della Grecia. Il governo ha infatti deciso ad aprile di rendere legale la coltivazione e la trasformazione della canapa, mettendo fine al bando insensato di questa pianta dalle mille virtù.
Subito dopo l’emanazione della legge, sono nati i primi campi coltivati a canapa. La cooperativa sociale Kannabio ha immediatamente seminato canapa su due piccoli appezzamenti e e sta mettendo a punto i primi piccoli impianti di trasformazione. La cooperativa vuole introdurre nuove opportunità e costruire mercati in un paese che sta ancora cercando di rimettersi in piedi dopo la devastante crisi finanziaria; la risposta arriverà proprio dalla canapa e dal ritorno all’agricoltura?
Superare l’isteria anti-cannabis non è mai facile, per nessun Paese che ha vissuto le insensate campagne proibizioniste per oltre 80 anni. Ma in Grecia, come racconta Leafly, “questa pianta sta trovando sostegno sia dall’alto verso il basso che dal basso verso l’alto”.
Il primo ministro Alexis Tsipras e il suo partito Syriza (Coalizione della Sinistra Radicale) hanno opinioni favorevoli sulla cannabis e hanno sostenuto un approccio pragmatico. Il loro lavoro è stato supportato da una pressione costante sui politici da parte di diversi attivisti greci e dalla rete Iliosporoi, che ha organizzato nel paese la Global Marijuana March a partire dal 2005.
Uno dei risultati è stato, oltre al ritorno della coltivazione di canapa industriale, quello di avere delle aperture anche sulla cannabis dal punto di vista medico, tanto che la Grecia potrebbe essere il prossimo Paese europeo a renderla legale.
Ad ogni modo la Grecia è un Paese che, proprio per la sua conformazione climatica e territoriale, ha nell’agricoltura e nell’allevamento due dei settori economici principali. La cooperativa sociale Kannabio, tra i primi 5 produttori autorizzati a coltivare canapa in Grecia, mira a produrre prodotti biologici di canapa coltivati a livello nazionale, nonché a fornire competenze, networking e diverse opportunità per i partner locali e per gli agricoltori. Inoltre supervisionerà la produzione di prodotti biologici di canapa e l’estrazione dell’olio, la produzione di integratori alimentari, prodotti alimentari, per il settore della cosmetica e della bioedilizia in canapa.
La coltivazione sperimentale è di circa un ettaro, come parte di un progetto pilota a Psachna, sull’isola Eubea e a Chania, sull’isola di Creta. Il gruppo spera di lavorare con gli agricoltori per arrivare a coltivare 25 ettari entro il 2017.
“La canapa greca può diventare uno standard internazionale di qualità attraverso la coltivazione e la trasformazione”, ha sottolineato Michalis Theodoropoulos, presidente di Kannabio, spiegando che: “Con la creazione di un mercato sano di prodotti di canapa, Kannabio promuoverà pratiche agricole sostenibili e l’economia sociale”.
Un’altra proposta della cooperativa è quella di creare un museo dedicato alla canapa greca e lanciare un museo itinerante (sul modello dei gemelli Bernardini, che evidentemente hanno fatto scuola) che dovrebbe viaggiare per tutto il Paese. L’obiettivo è quello di reintrodurre la canapa in tutto il popolo greco e aiutarli a riscoprire questa incredibile risorsa dopo 60 anni di divieto.
Redazione canapaindustriale.it